Noce moscata e la notte brava dei ragazzi di Amici: quanto è pericoloso inalare la spezia?

La noce moscata è finita nel frullatore mediatico in seguito a una apparente bravata dei ragazzi di Amici: ma è davvero così pericolosa?

Noce moscata e la notte brava dei ragazzi di Amici: quanto è pericoloso inalare la spezia?

Che roba è ‘sto noce moscata gate? Proviamo a spiegarvelo in una manciata di parole: pare che sei concorrenti di Amici, l’iconico talent show diretto da Maria De Filippi, avrebbero passato la notte di Capodanno a riempirsi i polmoni di noce moscata, inalando la spezia in grandi quantità e accusando in seguito un malessere di gruppo. Attenzione: la parola chiave è “pare”, è l’uso del condizionale non è affatto casuale. Se lo sbocciare del malessere è infatti comprovato, il fatto che sia stato causato dall’aver sniffato la spezia è una semplice ipotesi avanzata dai fan del programma, e non ci sono – al momento – conferme ufficiali su quanto sia effettivamente successo.

Quanto è pericolosa la noce moscata?

Soufflè alla toma, noce moscata

Chiaro, in tutto questo il comportamento del team di produzione di Amici non ha aiutato a sedare i dubbi. I piani alti del talent show hanno ritenuto opportuno non mostrare i video della notte incriminata, ma al contempo hanno definito il gesto “irresponsabile e non adatto alla scuola”. Gli stessi professori sono stati chiamati ad adottare seri provvedimenti, con Rudy Zerbi che ha eliminato Tommy Dali e Valeria Mancini che ha perso la sfida immediata con il collega Cricca.

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Al di là di quanto si possa speculare su quanto sia effettivamente accaduto, il frullatore mediatico ha raccolto e sputato la notizia rendendo la noce moscata la spezia più temuta d’Italia. Ma è davvero così pericolosa? Beh, ni. Ad esempio è vero che, se inalata in grandi quantità – ben superiori a quelle tradizionalmente impiegate in cucina – la spezia può avere un effetto psicoattivo.

“La noce moscata contiene miristicina, sostanza che ha un effetto simile alle anfetamine” ha spiegato a tal proposito il dottor Marcello Ferruzzi, specialista del Centro Antiveleni dell’Ospedale Niguarda di Milano, durante un’intervista al Corriere della Sera. “La miristicina, in dosi elevate, agisce su alcuni neurotrasmettitori, determinando un quadro allucinatorio con una forte componente ansiosa. L’esperienza può essere terrificante”.

Gli effetti tossici possono portare a malessere generale e sfociare anche in conseguenze gravi: ” Si va dalla nausea al vomito” continua Ferruzzi. “Poi palpitazioni, stato di sopore che può alternarsi a estrema agitazione, fino a possibili crisi convulsive“. In altre parole sì, il rischio esiste – specialmente se si annaffia il tutto con dell’alcol. “L’alcol amplifica e aggrava gli effetti delle sostanze psicoattive” spiega ancora il dottore. “Inoltre, insieme al movimento sfrenato e al venir meno della sensazione di stanchezza per effetto di sostanze eccitanti, contribuisce alla disidratazione all’aumento della temperatura corporea”.

Attenzione, però: dubitiamo che, durante i vostri esperimenti ai fornelli, siate soliti sniffare delle strisce di noce moscata direttamente dal tagliere. “Le quantità di utilizzo in cucina sono talmente basse da essere assolutamente sicure” spiega infatti il dottor Ferruzzi. “Quindi ripeto: possiamo continuare a usarla come sempre”.