Nutrizionista sospesa per abuso di professione medica: curava le malattie autoimmuni con la dieta

Una nutrizionista è stata sospesa per abuso di professione secondo l'Ordine dei Biologi: curava le malattie autoimmuni con la dieta. Ecco cosa è accaduto.

Nutrizionista sospesa per abuso di professione medica: curava le malattie autoimmuni con la dieta

Una nutrizionista è stata sospesa dall’Ordine dei Biologi italiani con l’accusa di abuso di professione medica. Non potrà esercitare per i prossimi due mesi. Qual è la sua colpa? Secondo quanto sottolineato dall’Ordine era solita curare le malattie autoimmuni solo con la dieta, suggerendo di non ricorrere all’uso di farmaci o altri trattamenti.

In seguito a una segnalazione del Ministero della Salute, il Consiglio di disciplina dell’Ordine dei Biologi ha deciso di sanzionare la professionista, che affermava di essere capace di curare ogni malattia autoimmune semplicemente con la dieta che proponeva ai suoi pazienti. Regime alimentare che veniva promosso e pubblicizzato anche online, anche se la sua efficacia non è mai stata provata e dimostrata scientificamente.

Alla fine di novembre 2018 l’Ordine aveva già preso contatti con la biologa nutrizionista, chiedendo di togliere dal suo sito ogni riferimento o frase che non fossero collegati con le sue competenze professionali e che andassero contro “principi scientifici etici e deontologici cui il biologo deve conformare la propria attività e che siano tali da indurre in errore il lettore”.

La nutrizionista non aveva rimosso niente dal suo sito e non aveva nemmeno risposto alle richieste dell’ordine per chiarire la sua posizione. Così il consiglio di disciplina dell’Ordine dei Biologi è dovuto intervenire prendendo questo provvedimento disciplinare: si parla di esercizio abusivo della professione medica, perché la biologa con la diagnosi e la cura dei pazienti esercitava competenze non sue, ma esclusive dei dottori. L’abuso di professione non è una violazione alla deontologia dei biologi, ma un reato.

Per quello che riguarda la pubblicità che la nutrizionista faceva online, queste secondo l’Ordine sono ingannevoli, fuorvianti e potrebbero essere pericolose, perché potrebbero far credere a chi soffre di malattie autoimmuni che le terapie farmacologiche non siano efficaci, mentre la sua dieta, tra l’altro non dimostrata scientificamente, al contrario delle cure mediche, sì. Per questo è stata sospesa per due mesi dall’attività.