I ricercatori del Policlinico di Bari stanno sperimentando l’impiego di un farmaco tradizionalmente assunto dai malati di diabete per normalizzare i valori della glicemia nei pazienti affetti da obesità: il preparato, infatti, è in grado di mimare l’azione di due ormoni naturali coinvolti nell’invio di segnali di ripienezza dall’intestino al cervello. Come accennato, è anche in grado di controllare la glicemia, e in genere produce un calo di peso medio di circa 12 chilogrammi – che nel caso di un paziente obeso si trasformano in 22.
Nel corso del primo ciclo di sperimentazione – appena conclusosi – al Policlinico hanno partecipato quattro pazienti, mentre nel ciclo in corso, che di fatto coinvolgerà nella valutazione finale anche gli effetti cardiovascolari, stati arruolate diciannove persone, la metà delle quali assumerà il farmaco in questione. “Il dosaggio massimo del farmaco (15 mg) si raggiunge dopo circa sei mesi dall’inizio del trattamento perché la dose va gradualmente aumentata di 2,5 mg ogni mese” ha commentato a tal proposito il professor Francesco Giorgino, direttore dell’unità operativa complessa di Endocrinologia. “Tuttavia, il calo della glicemia e del peso iniziano a manifestarsi sin dopo le prime due-tre settimane e divengono progressivamente maggiori. Nel primo studio abbiamo osservato una perdita di peso di 14 chili in media: i pazienti sono stati molto contenti e dispiaciuti di aver dovuto interrompere il trattamento quando si è conclusa la sperimentazione”.