Olio di palma sostenibile: l’Italia è il terzo produttore in Europa

L'olio di palma sostenibile riconquista la fiducia dei consumatori che sempre più cercano conferme sulla responsabilità sociale e sull'etica.

Olio di palma sostenibile: l’Italia è il terzo produttore in Europa

In un mondo dove la sostenibilità diventa sempre più un elemento ricercato dai consumatori, ecco che l’olio di palma ritorna a conquistare la fiducia di chi sta dall’altra parte del bancone. E per l’Italia sono ottime notizie: lo Stivale, infatti, vanta il terzo posto in Europa per il numero totale di aziende che impiegano olio di palma certificato sostenibile.

olio di palma

Una ripresa della popolarità, quindi, che passa anche per il superamento del claim “no palm oil”. Stando all’ultimo report redatto dall’Osservatorio Immagino sullo studio dei claim e delle vendite dei prodotti, infatti, lo slogan di cui sopra risulta essere sempre meno attrattivo, e negli ultimi dodici mesi il mercato di questi prodotti ha perso solamente lo 0,5% in ordine assoluto, pari a circa un 7% rispetto all’anno precedente. Cresce, come invece abbiamo accennato in apertura, l’attrattività circa le dichiarazioni sostanziate da fatti sulal sostenibilità, sulla responsabilità sociale e sull’etica: facile capire, dunque, come l’olio di palma sostenibile possa rispondere positivamente a questa richiesta. Come ricorda il neo eletto presidente dell’Unione Italiana Olio di Palma Sostenibile, Mauro Fontana, sono infatti molti gli studi scientifici (come quello del Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici, CMCC) che hanno saputo dimostrare come questo prodotto “possa intervenire in modo concreto, dimostrabile e positivo su tutto il panorama dei 17 Sdgs (gli obiettivi di sviluppo sostenibile indicati dall’Onu, ndr), dalla sostenibilità ambientale alla parità di genere alla lotta alla fame”.

Insomma, per Fontana il dado è tratto: “Un olio di palma sostenibile e oggettivato da una certificazione indipendente, che ne analizza tutti gli aspetti, da quello climatico a quello sociale ed etico, può avere un interesse molto alto per il consumatore che sta cercando conferme proprio in questo senso”.