Olio extravergine toscano Igp: produzione dimezzata, ma alta qualità

Gelate e siccità hanno messo a dura prova gli oliveti toscani: l'olio extravergine toscano Igp rischia una produzione dimezzata.

olive ulivi olio d'oliva

Un annus horribilis per l’olio extravergine toscano Igp. Mentre la qualità si attesta su livelli molto alti, il clima avverso ha ridotto del 50% la quantità.

A confermarlo ai microfoni di FirenzeToday è Christian Sbardella, portavoce del consorzio dell’olio extravergine toscano Igp. “Purtroppo è così. – spiega – Nel 2020 abbiamo avuto un raccolto straordinario, sia da un punto di vista qualitativo che quantitativo. Quest’anno la qualità resta ottima, ma la quantità è ridotta del 50%”.

La causa, secondo Sbardella, è da ricercare soprattutto nelle condizioni climatiche avverse: “alcune gelate ad aprile e anche la siccità che si è protratta da giugno a settembre, proseguendo fino ad ottobre. Il deficit idrico ha impedito alla pianta di svolgere il suo ciclo biologico: al fiore, seccato dall’ondata di calore di giugno, non è stato permesso di passare naturalmente a frutto. E le olive sono state stressate da una carenza idrica”.

Poche olive, qualità alta: quindi il prezzo salirà? Non particolarmente. – spiega Sbardella – L’olio Igp costa mediamente la stessa cifra, salvo lievi incrementi. Si va dai 13 euro al litro in su”.

Nel 2020 il valore al consumo dell’olio evo toscano Igp è stato di circa 50 milioni (ed è stato un’annata a detta dello stesso Sbardella “straordinaria”), quest’anno sarà quasi dimezzata. Le previsioni parlano di circa 30 milioni.