Orbassano: vino e olio contraffatti venduti ai negozi, tre persone denunciate

A Orbassano, in provincia di Torino, banda vendeva ai negozi vino e olio contraffatti. Sono tre le persone denunciate per frode alimentare.

Orbassano: vino e olio contraffatti venduti ai negozi, tre persone denunciate

Spostiamoci a Orbassano, in provincia di Torino: qui i Carabinieri di Torino (Oltre Dora) e i Nas hanno scoperto un giro di vendite di vino e olio contraffatti ai negozi. Tre le persone denunciate.

In pratica la banda vendeva vino e olio poco pregiati come se fossero di qualità ai negozi, a prezzi superiori al loro reale valore. Per ora sono tre le persone denunciate con l’accusa di frode alimentare.

Durante i controlli, i militari hanno trovato decine e decine di etichette su cui erano riportati i nomi di vini famosi con tanto di indicazioni sull’origine e composizione. Tali etichette venivano poi messe sulle bottiglie di vino di qualità inferiore. In questo modo un normale frizzantino venduto solitamente a prezzo basso veniva spacciato per Champagne e venduto a centinaia di euro a bottiglia.

carabinieri

Ma come hanno fatto i Carabinieri a scoprire questo losco giro d’affari? Beh, innanzitutto avevano ricevuto diverse segnalazioni, tutte dalla stessa zona, di partite di merce fallate. Insospettiti, è partita così l’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Torino.

Seguendo dati e tracce di alcune consegne, i militari sono riusciti a risalire a un garage dove hanno trovato 2mila bottiglie di vino e presunto Champagne, alcune già etichettate e altre non ancora. Inoltre nell’autorimessa erano presenti centinaia di confezioni di alcol alimentare e anche decine di litri di olio in taniche.

Ovviamente tutto è stato subito sequestrato. Il reato contestato è quello di contraffazione in commercio. Secondo le prime indagini, le false etichette dovevano essere applicate alle bottiglie prive di etichettatura per farle passare per vino pregiato. Molte di queste bottiglie fasulle erano già inscatolate e pronte per essere vendute agli ignari negozi della zona. Si sospetta, però, che parte della merce possa essere stata venduta anche a Torino e in altre città grazie a ordini effettuati online. E nel frattempo le indagini proseguono.

Sempre in Piemonte, lo scorso mese, è saltata fuori la storia di una frode da 200mila euro ai danni dell’UE: venivano gonfiate le spese per la promozione di dop e Docg.