Overshoot day: abbiamo finito le risorse della terra un mese più tardi grazie al Covid

L'Overshoot day, il giorno in cui si esauriscono le risorse annuali della terra, cade nel 2020 un mese più tardi rispetto all'anno precedente, grazie al lockdown globale per il Covid.

Overshoot day: abbiamo finito le risorse della terra un mese più tardi grazie al Covid

Quest’anno l’Earth Overshoot day, il giorno in cui finiscono le risorse della terra, è arrivato, grazie al Covid, con quasi un mese di ritardo.

Ormai da qualche tempo l’Overshoot day è lì a indicarci, come un monito, il momento in cui, anno dopo anno, la Terra va in debito di risorse, perché l’essere umano ha esaurito tutto quello che poteva consumare per quell’anno.

E se nel 2019 l’Overshoot day era stato registrato il 29 luglio, quest’anno grazie al Coronavirus e al conseguente lockdown, che ha fermato più o meno tutto il mondo in una maniera straordinaria, ha fatto guadagnare al pianeta tre settimane, segnando il giorno della fine delle risorse per il 22 agosto. Secondo i calcoli dell’istituto internazionale di ricerca che ha ideato il metodo per calcolare il consumo delle risorse, con il lockdown l’impronta di carbonio si è ridotta quest’anno del 14,5%.

A incidere sul consumo (e sullo spreco) delle risorse terrestri, naturalmente, ci sono tanti comportamenti umani, comprese le abitudini alimentari. A ribadirlo, in occasione dell’Overshoot day 2020, è anche la Fondazione Barilla, che ha prodotto una serie di dati sulla situazione italiana e mondiale, sottolineando come la produzione di cibo rappresenti fino al 29% dell’impronta ecologica globale.

[Fonte: Askanews | Immagine: Pixabay]