Packaging alimentare con sostanze cancerogene: la ricerca europea

Quattro associazioni dei consumatori europee hanno condotto una ricerca sui packaging alimentari e, avendo rilevato molte sostanze potenzialmente cancerogene, hanno chiesto norme più restrittive all'UE.

Packaging alimentare con sostanze cancerogene: la ricerca europea

Quattro associazioni di consumatori europee hanno condotto una ricerca analizzando diversi tipi di packaging alimentare e trovando in molti casi composti chimici e sostanze potenzialmente cancerogene.

Molto diversi gli involucri presi in esame dalle quattro associazioni (tra cui l’italiana Altroconsumo): capsule del caffè, tovagliolini colorati, borse di carta per il pane e forme per i muffin, per un totale di 76 campioni analizzati.

Di questi, il 17% (13 campioni) è risultato contenere ammine aromatiche primarie (si sospetta che alcune di queste sostanze possano provocare il cancro). Nel 100% dei casi si è riscontrata la presenza di filtri UV (contenuti in inchiostri e smalti, anch’essi sospettati di essere cancerogeni oltre che interferenti endocrini) e in 21 casi su 76 è stato dimostrato che possono trasferirsi al cibo contenuto nell’involucro.

“Passando dalla fattoria alla tavola, i nostri alimenti entrano in contatto con molti materiali e prodotti diversi, come macchine per la lavorazione degli alimenti, imballaggi in plastica o involucri di carta, utensili per la cucina e stoviglie in ceramica”, spiega la ricerca. “Sebbene questi materiali siano essenziali per il modo in cui trasportiamo, preserviamo e alla fine consumiamo il nostro cibo, possono anche avere un impatto negativo sulla qualità e sulla sicurezza dei prodotti alimentari. È noto che i prodotti chimici presenti nei materiali a contatto con gli alimenti (FCM) migrano e quindi contaminano i prodotti alimentari, creando potenzialmente rischi per la salute dei consumatori”. La conclusione a cui sono arrivate le associazioni coinvolte nella ricerca, è che su questo argomento l’Unione Europea necessita di leggi più restrittive: “L’attuale legislazione dell’UE ha lo scopo di proteggere i consumatori da tali rischi; tuttavia, le norme attuali sono carenti e offrono una protezione insufficiente per i consumatori”.

[Fonte: La Repubblica | Immagine: Pixabay]