Parmigiano Reggiano: la produzione in montagna cresce del 12%

Buone notizie dal comparto del Parmigiano Reggiano: la produzione in montagna è cresciuta del +12% rispetto al 2014.

Parmigiano Reggiano: la produzione in montagna cresce del 12%

Il Consorzio Parmigiano Reggiano, durante la 56esima edizione della fiera del Re dei formaggi, ha rivelato che la produzione di Parmigiano Reggiano in montagna è cresciuta del 12% nel periodo dal 2016 al 2021 rispetto ai dati del 2014.

Si parla dunque di un’inversione di tendenza rispetto alla diminuzione della produzione che aveva colpito questo comparto dal 2000 al 2010: all’epoca in montagna erano stati chiusi 60 caseifici, riducendo del 10% la produzione di latte.

I dati, inoltre, parlano anche di un +15% per la produzione di latte nel corso degli ultimi sei anni. Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio, ha spiegato che la produzione nelle zone di montagna è una delle caratteristiche he contraddistingue da sempre il Parmigiano Reggiano. Proprio lungo l’Appennino, da Bologna a Modena, da Reggio Emilia a Parma, ecco che si ha circa il 20% della produzione.

parmigiano reggiano

Per questo è importantissimo che il Consorzio si concentri in interventi volti a diffondere e valorizzare il Parmigiano Reggiano Prodotto di Montagna. Nel 2021 850mila forme, cioè il 20% della produzione totale della Dop, sono state prodotte in 87 caseifici di montagna, con il coinvolgimento di 915 allevatori e una produzione annua di 4,35 milioni di quintali di latte.

Stefano Bonaccini, presidente della regione Emilia-Romagna, è altrettanto soddisfatto dei risultati ottenuti, anche alla luce delle difficoltà economiche del periodo. E ha ricordato che dal 2014 al 2022 alle imprese agricole e agroalimentari sono stati dati 1 miliardo e 380 milioni di contributi grazie il programma di sviluppo rurale: di questi, ben il 42% delle risorse sono state destinate ai territori di montagna. E la stessa cosa verrà fatta per il periodo 2023-2027.