Potere di TikTok: è bastata una ricetta sul più popolare dei social network per far diventare un trend internazionale la pasta con feta, e per far finire le scorte di formaggio nei supermercati.
La ricetta che ha messo in allarme i fornitori di tutto il mondo – come racconta il New York Times interpellando un piccolo caseificio del Rhode Island che improvvisamente ha visto moltiplicarsi le richieste di feta – è una pasta al forno con un sugo a base di feta.
Molto facile da preparare, dà un risultato estremamente cremoso, e si realizza semplicemente mettendo un intero blocco di formaggio feta immerso in olio, aglio e pomodorini.
Il boom di visualizzazioni su TikTok è arrivato anche qui da noi, trasformando la pasta con feta al forno in un vero trend, e c’è da chiedersi se davvero il Paese della pasta, lo stesso che si indigna per le rivisitazioni della carbonara, avesse bisogno di testare questa ricetta.
Ma tant’è, la sua attrazione deve essere irresistibile: non è la prima volta infatti che la pasta con feta al forno fa impazzire i fan: già in Finlandia, nel 2018, questo tipo di ricetta venne proposta dalla food blogger Jenni Hayrinen, e il suo clamoroso successo aveva causato una carenza di feta nei supermercati del paese.
Roba che ricorda il mercato nero del lievito durante il lockdown, solo che panificare è indubbiamente più difficile che preparare una pasta al forno con un po’ di formaggio.
Ora la popolarità della ricetta è arrivata anche oltreoceano, e la #fetapasta ha più di 600 milioni di visualizzazioni su TikTok, senza contare il resto dei social. Così, nel giro di qualche settimana, la feta è diventata introvabile nei supermercati americani: scaffali vuoti e una domanda aumentata del 200% secondo la catena Harris Teeter, che gestisce più di 230 negozi in sette stati.
“Questo è l’interesse più grande e geograficamente più ampio per un prodotto che io abbia mai visto”, afferma Walshe Birney, a capo della supervisione dell’approvvigionamento di formaggi per la catena di supermercati americana Kroger.
Insomma, se qualcuno avesse ancora dei dubbi su quanto la popolarità social possa fare affari d’oro, questo è decisamente il momento di ripensarci.
[Fonte: New York Times]