Pastori sardi riprendono le proteste per il prezzo del latte

Un video diffuso sui social network racconta la ripresa delle proteste dei pastori sardi: per loro, dopo tutte le promesse elettorali, sembra che non sia cambiato nulla.

Pastori sardi riprendono le proteste per il prezzo del latte

I rimpasti di governo di queste ultime settimane non convincono i pastori sardi, che vedono tradite le promesse che gli erano state fatte relative al prezzo del latte e che quindi riprendono le proteste nel loro territorio.

È stato infatti diffuso sui social network un altro video di Domenico Carta, un allevatore di Siniscola (Nuoro), che annuncia la ripresa della protesta, spiegando che lui e tutti i suoi colleghi sono “stanchi e frustrati” per la situazione. È quindi facile che nei prossimi giorni ricominceremo a vedere gli sversamenti di latte in strada, gesto di protesta ormai diventato simbolo dell’opporsi dei pastori sardi a un mercato che quota troppo poco il loro latte.

“Parlo in italiano perché vedo che quando parliamo in sardo molti fanno finta di non capire”, comincia Domenico Carta nel suo video. “Sono arrivati in Sardegna i grandi politici con tante promesse, anche il nostro presidente della Regione si è speso per un prezzo equo del latte, e ancora non abbiamo visto niente. Anzi abbiamo visto solo denunce per le nostre giuste proteste. Dobbiamo riprendere la lotta? Io inizio con il mio latte. Sarà ancora più dura”.

“Non è un grido di disperazione, ma una voglia di riscatto dei pastori della Sardegna”, prosegue il pastore sardo nel video. “Ai politici diciamo che la situazione è diventata insostenibile e a sei mesi dalla nostra protesta, sembra che siano passati 10 anni. Sono passati solo sei mesi e siamo ritornati indietro, dopo tutte le promesse dei politici che si sono presentati in Sardegna, pronti ad accontentarci, ma fino ad adesso non abbiamo avuto niente di tutto ciò. Con il prezzo del latte a 70/74 centesimi non so dove andremo, stiamo facendo la fame, e stiamo ancora aspettando delle risposte. È una frustrazione continua. Fino ad adesso abbiamo avuto solo le denunce per le proteste fatte, ma senza aver commesso nessun reato”.

[Fonte: Ansa Terra & Gusto]