Pecorino Romano, il Consorzio stima un fatturato di 320 milioni per il 2022

Il Pecorino Romano Dop stima un fatturato complessivo per il 2022 di circa 320 milioni di euro - valore dovuto soprattutto all'export.

Pecorino Romano, il Consorzio stima un fatturato di 320 milioni per il 2022

Nonostante le incertezze legate alla delicata situazione internazionale, il 2022 continua a configurarsi come un anno di successo per la filiera del Pecorino Romano Dop, che di fatto stima un fatturato dal valore complessivo di 320 milioni di euro totali con una produzione totale di 291 mila quintali. Una crescita trainata in particolar modo dall’ottima performance nell’ambito delle esportazioni, già forti di una crescita del 27,2% dal 2021 sull’anno precedente; e dagli aumenti di prezzo che ne hanno conseguito (11 euro al chilogrammo, equivalente a un aumento del 26% su base annua).

È quanto emerge dal rapporto redatto dallo stesso Consorzio di Tutela del Pecorino Domano Dop, presentato dal Presidente Gianni Maoddi proprio negli scorsi giorni in occasione di un evento di promozione tenutosi a Roma. Evento che, nell’evidenziare i numeri della filiera (12.000 aziende zootecniche e 40 caseifici, con una produzione concentrata per oltre il 95% in Sardegna) ha posto in particolare l’accento sul capitolo relativo alle esportazioni. Come infatti abbiamo già accennato in apertura, il Pecorino poggia buona parte del suo successo a ottime performance in export, che di fatto rappresenta la voce principale nella composizione del valore commerciale – equivalente a circa il 70% del totale. Analizzando le tendenze di mercato emerge chiaramente che la principale area di destinazione sia rappresentata dal Nord degli Stati Uniti d’America, che di fatto è responsabile del 52% delle vendite estere complessive; mentre l’Unione Europea si spartisce un 24% e il restante viene poi diviso in altri Paesi tra cui soprattutto Giappone, Canada e Australia.