Perché ho sempre fame? Uno studio svela il mistero

Una ricerca del King's College ha rivelato che alcune persone sperimentano un calo glicemico più rapido dopo i pasti, e quindi sono portate a mangiare di più e più spesso.

Perché ho sempre fame? Uno studio svela il mistero

Avete presente quella sensazione di avere costantemente fame, anche poco dopo aver fatto un pasto normale? Una sensazione bruttissima che molti di noi collegano al nervosismo, e altri al fattore psicologico di essere a dieta o comunque attenti all’alimentazione, con il risultato di restare sempre con un desiderio insoddisfatto di cibo. Ebbene, non è un’impressione. Il mistero sembra finalmente svelato da uno studio del King’s College di Londra, il quale ha trovato delle correlazioni con il picco glicemico che in alcune persone va giù più in fretta che in altre. Non solo quindi avere sempre fame dipende da un fatto oggettivo, non da una sensazione o suggestione psicologica; ma è anche un elemento variabile da individuo a individuo. Insomma se tu hai sempre fame, mentre altri no, non è colpa di nessuno.

Lo studio distingue le persone in big dipper e little dipper, ovvero grandi e piccoli tuffatori (ma Big e Little Dipper sono anche i nomi americani per le costellazioni del Grande e Piccolo Carro, il gioco di parole è insomma intraducibile). Il “tuffo” sarebbe il calo glicemico, la velocità con cui gli zuccheri nel sangue vengono assimilati. Le persone che sperimentano grandi cali dei livelli di zucchero nel sangue poche ore dopo aver mangiato finiscono per sentirsi più affamati e assumere centinaia di calorie in più durante il giorno dei “little dippers”.

Più di mille sono stati i partecipanti all’esperimento, che hanno consumato 8.624 pasti standardizzati seguiti da 71.715 pasti a piacere. Le colazioni standard erano basate su muffin contenenti la stessa quantità di calorie ma di composizione variabile in termini di carboidrati, proteine, grassi e fibre. I partecipanti hanno anche effettuato un test di risposta della glicemia a digiuno, per misurare come il loro corpo elabora lo zucchero.

I partecipanti indossavano sistemi di monitoraggio continuo per misurare i livelli di zucchero nel sangue per l’intera durata dello studio, nonché un dispositivo indossabile per monitorare l’attività e il sonno. Il team di ricerca ha anche chiesto alle persone di registrare i loro livelli di fame e attenzione utilizzando un’app del telefono, e scrivere quando e cosa hanno mangiato esattamente durante la giornata. Dopo aver analizzato tutti i dati, i ricercatori hanno notato che alcune persone hanno sperimentato uno calo glicemico significativo circa 2-4 ore dopo il picco, calo in cui i livelli di zucchero nel sangue sono scesi rapidamente al di sotto della linea di base. Questi big dipper “hanno avuto un aumento del 9% della fame e hanno aspettato circa mezz’ora in meno prima del pasto successivo rispetto ai little“, che non hanno avuto un pronunciato tuffo nello zucchero, anche se hanno mangiato esattamente gli stessi pasti. I big dipper hanno anche assunto 75 calorie in più nelle 3-4 ore dopo la colazione e circa 312 calorie in più durante l’intera giornata rispetto ai piccoli dipper.

I dati hanno anche rivelato grandi variazioni nelle risposte di zucchero nel sangue tra le persone che hanno mangiato esattamente gli stessi pasti, ma non c’è alcuna correlazione tra età, peso o indice di massa corporea; solo i maschi hanno avuto in media cali leggermente maggiori rispetto alle femmine.
[Fonte: Food Navigator]