Pesca: 6 italiani su 7 non conoscono il calendario dei divieti di consumo

Fedagripesca-Confcooperative ha rivelato che 6 italiani su 7 non sanno che esiste un calendario dei divieti di pesca e di consumo per determinati prodotti ittici.

Pesca: 6 italiani su 7 non conoscono il calendario dei divieti di consumo

Fedagripesca-Confcooperative non ha dubbi: ben 6 italiani su 7 non sa che esiste un calendario con i divieti di pesca, con precise limitazioni di date e consumi. L’associazione ha spiegato all’Ansa che esiste un calendario ben preciso degli stop alla pesca per le più importanti specie ittiche che arrivano sulle nostre tavole.

Il menu dei ristoranti di pesce non è dettato solamente dalle stagioni, ma anche dai vari divieti di pesca previsti dalla legge. E tali divieti sono diversi a seconda delle specie ittiche. Questo il calendario aggiornato:

  • datteri di mare: divieto di pesca e vendita tutto l’anno
  • tartufi di mare: divieto di pesca dal 1 giugno al 31 luglio
  • anguilla: divieto di pesca dal 1 gennaio al 31 marzo
  • telline: divieto di pesca dal 1 al 30 aprile
  • cannolicchi: divieto di pesca dal 1 aprile al 31 maggio nel Tirreno e fino al 30 settembre nell’Adriatico
  • aragoste, astici e granseola: divieto di pesca dal 1 settembre al 28 febbraio
  • pesce spada: divieto di pesca dal 1 al 31 marzo o dal 1 ottobre al 30 novembre
  • alalunga: divieto di pesca dal 1 ottobre al 30 novembre
  • tonno rosso: il divieto di pesca dipende dal calendario e dalle quote di catture. Per chi usa il sistema a palangaro (imprese autorizzate), la pesca è autorizzata tutto l’anno, ma chi usa l’accerchiamento può pescare solo da fine maggio a fine giugno
  • sardine e acciughe: due mesi di fermo nell’Adriatico
  • ricci di mare: in Sardegna vietata la pesca dal 16 novembre 2020 al 17 aprile 2021

Lo scopo di tutti questi divieti è quello di proteggere le specie in questione. Ma per fare questo è indispensabile che tutti i professionisti e pescatori sportivi rispettino le regole, in modo da permettere il ripopolamento del mare. Tuttavia, secondo Fedagripesca, questo non è sufficiente: bisognerebbe creare un’apposita campagna di comunicazione rivola ai consumatori.

È importante, infatti, che quando si compra del pesce o si ordina al ristorante, si sappia cosa si può e cosa non si può mangiare, in modo da cercare di stoppare il commercio dei prodotti pescati fuori stagioni o di quei prodotti che non possono mai essere pescati e consumati (purtroppo ci sono parecchi cibi proibiti che gli italiani continuano a mangiare e richiedere).