Pesca, i trabocchi puntano al riconoscimento come patrimonio dell’Unesco

I trabocchi, antiche "macchine" da pesca simili a vere e proprie palafitte, puntano al riconoscimento come patrimonio dell'Unesco.

Pesca, i trabocchi puntano al riconoscimento come patrimonio dell’Unesco

I trabocchi, antiche “macchine” da pesca simili a vere e proprie palafitte nel mare che punteggiano l’intera lunghezza della costa teatina, sono ufficialmente entrate nel percorso di riconoscimento come patrimonio dell’Unesco in qualità di “Patrimonio culturale della pesca”. In altre parole, la candidatura in questione porterebbe – se e quando dovesse effettivamente avere successo (ricordiamo, in tal senso, la bocciatura del caffè espresso) – a ottenere  il riconoscimento dell’Onu per l’educazione, la scienza e la cultura.

pescatore

L’iniziativa è di fatto da intendersi come parte del più ampio progetto Pcp (che per l’appunto sta per Patrimonio culturale della pesca), che coinvolge ben sei regioni italiane ed è attualmente condotto da nove Flag – i tre abruzzesi Costa Blu, Costa di Pescara e Costa dei Trabocchi e il Flag Veneziano-Vegal, Flag Chioggia e Delta Po, Flag Cav Fvg, Flag Costa dell’Emilia-Romagna, Flag Marche Nord, Flag Golfo degli Etruschi. È importante notare, per di più, che a onore del vero il progetto fu presentato il maggio scorso al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali esibendo come obiettivo primario la diffusione della conoscenza del “ricco patrimonio di pratiche e mestieri collegati al settore della pesca e a valorizzare luoghi, mestieri e tradizioni legati alle comunità dei pescatori di tutta Italia”.

Allo stesso tempo le autorità del settore hanno anche avviato il processo di candidatura per l’inserimento del mondo della pesca – questa volta nella sua completezza – all’interno della lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale Unesco; ove ciascun Consorzio si è impegnato a indicare gli elementi più specifici e identitari dei propri territori in modo che possano essere sottoposti al giudizio della commissione.