Pesca, l’Europa dice no all’aumento alle quote italiano richiesto dalla Lega

Gli europarlamentari della Lega si erano rivolti all'Europa per chiedere un aumento delle quote di pesca, ricevendo però risposta negativa.

Pesca, l’Europa dice no all’aumento alle quote italiano richiesto dalla Lega

Riavvolgiamo il nastro per chi si è perso le ultime puntate: nelle ultime settimane la Lega si era rivolta all’Europa per chiedere un sostegno straordinario al settore della pesca, che di fatto è stato travolto dai più recenti rincari ai prezzi dei carburanti (tanto che diversi pescatori nel corso della settimana scorsa si sono organizzati per protestare), oltre a una serie di aiuti per l’interruzione temporanea dell’attività. L’idea proposta dagli europarlamentari della Lega prevedeva un aumento della flessibilità delle quote e diverse riduzioni negli oneri sociali, quali la sospensione delle tasse e una proroga dei prestiti introdotti per stemperare le conseguenze del Covid.

pesca

Virginijus Sinkevičius, commissario europeo della Lituania con il portafoglio per l’ambiente e gli oceani, ha però risposto in maniera negativa alle richieste collettive della Lega: “Dall’Ue ci aspettiamo più attenzione per le esigenze dei nostri pescatori” hanno commentato a tal proposito gli europarlamentari coinvolti e i componenti della commissione Pesca Annalisa Tardino, Rosanna Conte, Massimo Casanova e Valentino Grant. “Nonostante segnali positivi come aperture su aiuti di stato e misure di emergenza” si legge in una nota “è giunta risposta negativa alla richiesta sull’aumento delle quote anno per anno, inspiegabile dal momento che le stesse sono sotto utilizzate”.