Small Pelagic: questo il nome della maxi operazione svolta durante la scorsa settimana dagli agenti del Centro Controllo Area Pesca della Direzione marittima di Catania, che di fatto hanno concentrato i propri sforzi nella zona del Canale di Sicilia e lungo le coste del Siracusano e del Ragusano al fine di contrastare in maniera massiccia il fenomeno della pesca illegale. Stando a quanto è stato lasciato trapelare dai rapporti redatti dagli stessi militari, le operazioni hanno di fatto coinvolto i migliori ispettori della Capitaneria di Porto nel periodo compreso tra il 26 di settembre e il 2 ottobre; e sono terminate con totale di sanzioni dal valore complessivo di circa 50 mila euro e con il sequestro amministrativo di oltre una tonnellata di pesce.
Come appena accennato, l’obiettivo delle forze dell’ordine era quello di tutelare le risorse ittiche locali minacciate dalle attività di pesca non regolamentate: dando una rapida occhiata ai rapporti, infatti, emergono numerosi casi di sequestro di attrezzatura illegale come le reti da strascico, che di fatto provocano danni ingenti al fondale marino. Complessivamente il bottino dei sequestri ammonta a più di una tonnellata di pesce, che è stato sottoposto agli accertamenti sanitari del caso da parte delle autorità veterinarie delle Asp locali: poiché il verdetto delle analisi è stato positivo, il pescato è stato infine donato a istituti caritatevoli e di beneficenza.