Pesca sportiva, l’Abruzzo ottiene il via libera per il ripopolamento delle trote

L'Abruzzo ottiene il via libera per il ripopolamento dei propri corsi d'acqua con le trote fario, che porterà a una ripresa della pesca sportiva.

Pesca sportiva, l’Abruzzo ottiene il via libera per il ripopolamento delle trote

L’Abruzzo diventa la prima regione della penisola italiana ad aver ricevuto dal ministero della Transizione Ecologica il via libera per immettere nelle acque pubbliche del territorio regionale delle trote fario, in modo da ripopolare i fiumi e alimentare la pratica della pesca sportiva. L’annuncio arriva direttamente da Emanuele Imprudente, vicepresidente della Regione con delega ad Agricoltura e Caccia e Pesca, che di fatto ha espresso estrema soddisfazione dopo l’esito positivo del “difficile confronto tecnico con gli uffici del Mite”.

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Nello specifico, la proposta abruzzese si declina su una durata di tre anni di tempo e prevede, come anticipato, l’immissione in specifici tratti di fiume le trote fario allevate presso il centro ittiogenico regionale del Vetoio all’Aquila o, in determinate condizioni, le trote iridee sterili; ed è da intendersi come parte di un più ampio progetto atto al recupero e alla conservazione della trota mediterranea autoctona. Occorre ricordare, in questo senso, che l’Abruzzo è di fatto una delle poche regioni d’Italia ad avere un allevamento dedicato a questa specie: l’allevamento regionale del Vetoio dovrebbe essere in grado di garantire, nei prossimi tre anni, il ripopolamento con sole specie autoctone.

“La deroga ottenuta è un primo importante passo per dare respiro al settore della pesca sportiva che è stato fortemente penalizzato dal divieto di immissione nei corsi d’acqua di specie considerate non autoctone” ha spiegato a tal proposito Emanuele Imprudente. “Si sta già lavorando al progetto di recupero di trote selvatiche presenti in bacini ancora non sondati, per verificare l’esistenza di altre specie autoctone da valorizzare”.