Pesca, via libera da Bruxelles per i compensi per la guerra in Ucraina

Bruxelles ha dato il primo via libera ai fondi di sostegno per il settore della pesca colpiti dai rincari a energia, carburante e mangimi.

Pesca, via libera da Bruxelles per i compensi per la guerra in Ucraina

Dopo lunghe settimane di proteste il settore della pesca può cominciare a tirare un sospiro di sollievo: la Commissione Pesca dell’Eurocamera ha accolto con favore la proposta della Commissione Ue circa la mobilitazione di compensi finanziari atti a sostenere l’intera filiera ittica, minacciata di fatto dai più recenti rincari al prezzo dell’energia, delle materie prime e degli stessi mangimi per i pesci determinati anche dall’imperversare della guerra in Ucraina.

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Gli eurodeputati hanno di fatto approvato all’unanimità la posizione negoziale del Parlamento europeo per il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (Feamp), che per l’appunto si propone di sostenere le imprese operanti nel settore della pesca dell’acquacoltura il cui bilancio economico si è incagliato in un profondo sempre più rosso a causa dell’aumento dei costi delle operazioni lavorative. Importante sottolineare, inoltre, che per sostenere le aziende del settore, oltre alla compensazione finanziaria, gli Stati membri sarebbero anche autorizzati a utilizzare le norme sugli aiuti di Stato in modo più flessibile, in modo da istituire regimi per fornire aiuti di natura statale alle imprese colpite dalla crisi in questione. Il testo dovrà ora passare per il voto della plenaria nel mese di luglio e, successivamente, i deputati dovranno occuparsi di avviare i negoziati con i governi dei singoli Stati membri.