Peste suina africana: individuati cinque nuovi casi a Roma

Sono state rinvenute cinque nuove positività alla peste suina africana nel Comune di Roma, che portano il totale a 32.

Peste suina africana: individuati cinque nuovi casi a Roma

Il più recente bollettino redatto dall’Istituto Zooprofilattico inerente alla zona del Comune di Roma segnala il ritrovamento di cinque nuove carcasse di cinghiale positive al virus della peste suina africana, che di fatto portano il totale complessivo a trentadue. Un aggiornamento che rende tanto più urgenti e decisive le decisioni prese in giornata dalla cabina di regia, che per l’appunto ha disposto (tra le altre misure) di catturare e abbattere almeno 400 cinghiali selvatici nei prossimi 30 giorni.

maiale

Nello specifico, ciò che ha innescato l’adozione di misure così severe è la segnalazione di due casi di positività all’interno di un piccolo allevamento di suini situato nei confini della cosiddetta zona rossa – un ritrovamento che di fatto ha portato a far suonare tutti i campanelli d’allarme del caso. A questo punto dell’emergenza, infatti, diventa fondamentale evitare che il morbo in questione prenda a diffondersi all’interno della filiera suinicola, costringendo le autorità a disporre l’abbattimento dei capi da allevamento e causando danni di natura economica incalcolabili.

“Con la delibera di domani viene rispettato l’impegno indicato dal Prefetto di Roma nelle linee di indirizzo” ha commentato a tal proposito l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato. “Nelle aree naturali protette regionali deve esser raggiunto il target minimo di 200 prelievi di selezione in 30 giorni e lo stesso obiettivo al di fuori delle aree protette regionali”.