Peste suina africana, Roma conta tre nuovi casi

Sono stati trovati altri tre casi di peste suina africana nel comune di Roma, che hanno imposto un rimodulamento della zona infetta.

Peste suina africana, Roma conta tre nuovi casi

Continua l’emergenza peste suina africana nel comune di Roma: dopo l’ordinanza redatta dalla Commissione europea che di fatto impone all’Italia l’istituzione di una zona infetta sul territorio cittadino (con l’obiettivo dichiarato di evitare che il focolaio superi il Grande Raccordo Anulare), l’ultimo bollettino segna tre nuove positività.

maiali

Ritrovamenti che rendono quanto più urgente la necessità di trovare nuovi provvedimenti per contenere quanto e come possibile il diffondersi del contagio, e che di fatto modificano nuovamente il perimetro individuato dalle autorità sanitarie per delimitare la zona a rischio di infezione. “I cinghiali sono anche una conseguenza del fatto che per anni Roma è stata molto sporca” ha commentato a tal proposito  il sindaco di Roma Roberto Gualtieri nel corso di un’intervista rilasciata ai microfoni di Radio Capital, nel corso della quale ha aggiunto anche che la responsabilità della situazione attuale è in parte anche della mancanza di politiche di contenimento negli anni passati.

“Noi collaboriamo attivamente con il commissario straordinario scelto dal governo” ha poi aggiunto, spiegando le azioni da adottare per contrastare la diffusione della PSA. “Abbiamo le zone rosse con recinzioni, nuovi cassonetti rafforzati in queste zone. La peste suina ridurrà il numero dei cinghiali, poi ci saranno anche le misure di abbattimento. Sarà l’ultimo anno con i cinghiali a Roma”.