Pesticidi illegali in aumento in Italia e UE: sequestrate 1.150 tonnellate di fitofarmaci

Secondo l'Interpol, in Italia e UE sono in aumento i pesticidi illegali: finora sono state sequestrate 1.150 tonnellate di fitofarmaci.

Pesticidi illegali in aumento in Italia e UE: sequestrate 1.150 tonnellate di fitofarmaci

A dirlo è l’Interpol: fra gennaio e aprile, infatti, è stata condotta una maxi operazione che ha coinvolto 25 Paesi UE, fra cui anche l’Italia e 6 extra UE per stanare i pesticidi illegali. Ebbene, si è visto che sia in Italia che in UE è in aumento l’uso di questi pesticidi vietati. L’operazione ha fatto sì che venissero sequestrate ben 1.150 tonnellate di fitofarmaci illegali, con annessi dieci arresti.

L’operazione, chiamata Silver Axe, ha permesso di scoprire pesticidi vietati usati dietro “marchi” autorizzati. Parte di essi, invece, venivano introdotti nei paesi in cui erano vietati grazie a falle nel sistema di controllo.

pesticidi

L’Europol ha controllato porti, aeroporti e svariati punti di ingresso (oltre che i negozi online): è qui che si concentra, infatti, il commercio di pesticidi illegali e contraffatti. L’aumento della presenza di questi fitofarmaci vietati è stato segnalato soprattutto nel Sud Europa e nella zona del mar Nero, con particolare incremento dei pesticidi illegali provenienti dalla Turchia. Tuttavia al primo posto rimane la Cina: è da qui che arriva il maggior numero di fitofarmaci.

Secondo l’Europol, questi pesticidi vengono importati seguendo diverse procedure:

  • importazione di prodotti quasi completi, trasportati in contenitori simili a marchi noti. Una volta che sono stati importati, ecco che vengono opportunamente etichettati e finiscono sul mercato nero
  • importazione di singoli ingredienti che vengono poi assemblati all’interno dell’UE per creare il prodotto finito
  • uso improprio del sistema di commercio parallelo. Si tratta di quel sistema che permette una facilitazione delle procedure di approvazione dei pesticidi venduti nell’UE. In pratica un prodotto fitosanitario autorizzato in uno Stato membro di origine può, previa autorizzazione a questo commercio parallelo, essere introdotto e commercializzato in un altro Stato membro. Gli importatori di fitofarmaci illegali riescono a introdurre questi prodotti in uno Stato membro sostenendo di aver già avuto le autorizzazioni al commercio parallelo in un altro Stato membro, bypassando così la necessità di ulteriori autorizzazioni