Pisa: apre un Home restaurant senza presentare la Scia, il giudice gli dà ragione

A definirlo la sentenza numero 139/2019 del 31 luglio scorso, secondo la quale il giudice di pace di San Miniato ha dato ragione ad un cittadino, multato dal Comune di Montopoli (Pisa), per non aver presentato la Scia.

Pisa: apre un Home restaurant senza presentare la Scia, il giudice gli dà ragione

Qualora voleste aprire un home restaurant, non sarà obbligatorio consegnare in Comune la Segnalazione certificata inizio attività (Scia), in special modo nelle zone non tutelate.

A definirlo la sentenza numero 139/2019 del 31 luglio scorso, secondo la quale il giudice di pace di San Miniato ha dato ragione ad un cittadino, multato dal Comune di Montopoli (Pisa), per non aver presentato la Scia.

Una scelta quella del giudice che, però, secondo la Fipe, associazione di categoria che raccoglie i ristoratori della Confcommercio, non è destinata a fare “giurisprudenza. Il ministero dello Sviluppo ha detto che la Scia è necessaria, per ora è questa la legge: il Mise faccia chiarezza”.

E non è finita qua: il giudice non si è limitato a dare ragione al cittadino, evitandogli dunque la multa, ma ha poi condannato il Comune a rimborsare le spese di contenzioso sostenute (428,46 euro).

“Il nostro è un mercato molto vivace, in crescita — dice Gaetano Campolo al Corriere della Sera, amministratore delegato di Home Restaurant Hotel, piattaforma che raduna chi fa questo mestiere —. Questa sentenza fa chiarezza. Non è obbligatorio fare alcuna segnalazione Scia per aprire un’home restaurant, se è un’attività occasionale. E non siamo concorrenti diretti dei ristoranti tradizionali, radunati nella Fipe di Confcommercio”.