Pizza mia, quanto mi costi? Gli aumenti dei prezzi e le città dove costa più cara

Le pizze più care e più economiche d'Italia si trovano in città insospettabili.

Pizza mia, quanto mi costi? Gli aumenti dei prezzi e le città dove costa più cara

Ad ogni festa comandata siamo ormai rassegnati a pubblicare il solito bollettino sugli aumenti delle specialità del periodo: panettoni, colombe, uova di cioccolato, che anche quest’anno hanno registrato aumenti record. Rincari notevoli, ma che restano almeno contestualizzati in un limitato periodo dell’anno: è diverso l’impatto sulle tasche degli italiani di un cibo di largo consumo come la pizza, e anche su questo fronte le notizie non sono positive.

Lo afferma uno studio del Centro di formazione e ricerca sui consumi (C.r.c.) riportato dal Sole 24 Ore, in cui sono stati analizzati i dati sui prezzi raccolti dall’Istat e pubblicati dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Sorprese geografiche

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L’aumento medio della pizza in Italia è stato di un +18% negli ultimi sei anni, portando lo scontrino medio di una margherita e una bibita a 12,14 euro. Un aumento decisamente non trascurabile, in un mercato che nel nostro paese muove una cifra intorno ai 25 miliardi di euro all’anno, con consumi medi di 7,8 chili a testa.

Ma se gli aumenti ormai non sorprendono più nessuno, le notizie inaspettate arrivano dalle città in cui il caro-pizza si fa più sentire: se infatti vi aspettavate località turistiche o già note per i prezzi come Milano, Roma o Venezia a guidare la classifica, vi sbagliate.

La pizza più cara d’Italia si trova infatti in una insospettabile Reggio Emilia. Nella Città del Tricolore infatti un pasto composto da una pizza e una bevanda costa in media 17,58 euro, distaccando di poco la seconda classificata, Siena, con 17,24 euro. Terzo posto per Macerata a 16,25 euro, con sole altre 4 province che si piazzano con un conto medio superiore ai 14 euro.

Nella lista dei rincari del 2024 ci sono anche zucchero e dolci, ed è colpa della siccità Nella lista dei rincari del 2024 ci sono anche zucchero e dolci, ed è colpa della siccità

Fin qui i prezzi medi, ma guardando i prezzi massimi i record passano ai 28 euro di Palermo e ai 26  euro di Venezia. Reggio Emilia “solo” al terzo posto con 21 euro seguita da Milano, Siena e Macerata tutte intorno ai 20.

Ma quindi, qual è la città italiana dove la pizza è meno cara? Se avete pensato a Napoli, non ci avete azzeccato: si tratta infatti di Livorno. Non certo una capitale della specialità gastronomica italiana più amata del mondo, ma il suo prezzo medio di 8,75 euro non ammette repliche. Seguono Reggio Calabria (9,15 euro), Pescara (9,37 euro) e Catanzaro (9,96 euro), chiudendo il gruppo delle uniche province d’Italia in cui una pizza e una bevanda si attestano a una media sotto i 10 euro.

Il presidente del C.r.c. Furio Truzzi commenta così: “«alla base dei rincari che hanno colpito uno dei prodotti alimentari più apprezzati nel mondo, ci sono una serie di fattori. Prima la pandemia Covid, poi il caro-energia, hanno determinato una crescita dei costi in capo alle pizzerie che sono stati scaricati sui consumatori finali attraverso un incremento dei prezzi al dettaglio”.

Gli aumenti però non sembrano avere ancora un impatto negativo sui consumi: “la pizza è un alimento talmente amato dagli italiani da essere diventato un bene a domanda rigida: il suo consumo cioè non cambia al variare del prezzo, a tutto vantaggio dei pubblici esercizi”.