Pomodoro, ancora nessun accordo sul prezzo per l’area Centro-Sud

Le trattative sul prezzo del pomodoro da industria nel bacino Centro-Sud non hanno ancora portato a un accordo comune.

Pomodoro, ancora nessun accordo sul prezzo per l’area Centro-Sud

A un mese circa del raggiungimento dell’accordo sul prezzo (con l’aumento più elevato di sempre, tra l’altro) per la prossima campagna di trasformazione del pomodoro dell’area del Nord Italia, pare che ancora non ci sia fine in vista per le trattative relative al bacino del CentroSud. Stando a quanto dichiarato da Anicav in una nota, infatti, la parte industriale si è vista rifiutare una proposta di aumento del prezzo superiore a quella riconosciuta nelle regioni settentrionali.

Una proposta che, di fatto, tiene conto della migliore disponibilità della regione geografica in questione, che nel corso degli ultimi mesi ha patito meno l’atroce stretta della siccità; e degli aumenti già riconosciuti in passato. La proposta della parte industriale, inoltre, conteneva un “ulteriore importante incremento di prezzo per le consegne effettuate a partire da metà settembre”; ma per l’appunto è comunque stata rifiutata dalla parte agricola.

“Le richieste di parte agricola non trovano alcuna giustificazione nei reali incrementi dei costi di produzione” ha spiegato a tal proposito Giovanni De Angelis, direttore di Anicav, sottolineando la sua perplessità nell’apprendere che i produttori al nord riescano invece a far fronte ai rincari con gli aumenti riconosciuti. “Si rende necessario implementare, in tempi brevi, un’attenta analisi dei costi di produzione agricola nei due bacini produttivi per evitare qualsiasi tipo di speculazione”.