Pomodoro da industria: l’Italia scavalca la Cina, è il secondo produttore al mondo

L'Italia è il secondo produttore di pomodoro trasformato al mondo: la produzione 2021 supera quella della Cina e viene battuta solo dagli Stati Uniti.

Pomodoro da industria: l’Italia scavalca la Cina, è il secondo produttore al mondo

L’Italia porta a casa un’annata record nella produzione di pomodoro da industria, scavalcando la Cina e diventando il secondo produttore al mondo, dietro solamente agli Stati Uniti. Quella del 2021 è stata infatti una campagna di trasformazione da record per l’Italia, con una produzione di poco superiore a 6 milioni di tonnellate di prodotto trasformato, in crescita del 17% sul 2020.

2,96 milioni le tonnellate di pomodoro trasformate al Centro Sud (+22,3% sul 2020) mentre al Nord la produzione è stata intorno alle 3,09 milioni di tonnellate (+12,8% sul 2020). La crescita del comparto quest’anno è dovuta alla maggiore superficie messa a coltura (oltre 71.000 ettari, l’8% in più rispetto all’anno scorso) e da una migliore resa agricola (più di 85 tonnellate per ettaro).

pomodori

“Quella appena conclusa è stata certamente una campagna molto positiva non solo in termini quantitativi ma anche per l’eccellente qualità del pomodoro trasformato”, sostiene Marco Serafini, presidente dell’Anicav (Associazione Nazionale Industriali Conserve Alimentari Vegetali), “nonostante le aziende abbiano dovuto far fronte a rincari dei costi industriali senza precedenti. Questo ci consentirà di avere di nuovo scorte sufficienti a soddisfare la domanda di mercato dopo il totale azzeramento dei magazzini dovuto all’emergenza sanitaria. Si tratta di dati incoraggianti che rafforzano la nostra posizione di leader mondiale nella produzione di derivati del pomodoro destinati direttamente ai consumatori, in uno scenario caratterizzato da una produzione che, a livello mondiale, è rimasta stabile”.