Pontedassio: incendiò la pizzeria per i soldi dell’assicurazione, condannato a 2 anni di carcere

Il pizzaiolo che incendiò la pizzeria I nomadi 2 di Pontedassio per ricevere i soldi dell'assicurazione è stato condannato a 2 anni di reclusione.

Pontedassio: incendiò la pizzeria per i soldi dell’assicurazione, condannato a 2 anni di carcere

Andiamo a Pontedassio perché qui il giudice Antonio Romano ha emesso la sua sentenza: Vincenzo Pinna, 54 anni, il pizzaiolo che nella notte fra il 27 e 28 febbraio 2018 incendiò la pizzeria I Nomadi 2 per ricevere il soldi dell’assicurazione, è stato condannato a 2 anni e 4 mesi di carcere per aver incendiato il locale danneggiando anche la palazzina in cui sorgeva la pizzeria e per frode assicurativa.

Secondo quanto riferito dalla Procura di Imperia, nella persona del pm Luca Scorza Azzarà, l’imputato avrebbe scatenato il rogo che ha distrutto il locale e il dehors mosso da un movente economico. Pinna, infatti, avrebbe pensato di sfruttare la polizza a rischio incendio per cercare di risolvere i problemi suoi e della titolare (quest’ultima non è stata indagata in quanto la procura all’epoca ritenne che non ci fossero gli estremi per procedere in tal senso).

incendio

Secondo la pubblica accusa, Pinna avrebbe anche fornito una ricostruzione falsa dei suoi movimenti durante la sera del rogo, in modo da crearsi un alibi. Anzi: per evitare di passare davanti alla pizzeria, nella strada di ritorno di Imperia avrebbe fatto un giro strano pur di non transitare apparentemente di li, salvo poi passare dal retro per appiccare l’incendio.

Per gli inquirenti non ci sono dubbi: Pinna avrebbe appiccato il fuoco per incassare il risarcimento danni della polizza, considerando che il locale era coperto da un’assicurazione per “colpa grave e fatti dolosi commessi da terzi”.

Il giudice ha poi stabilito di concedere all’imputato le attenuanti generiche del caso, con annesso pagamento di una provvisionale di 2mila e 500 euro per la titolare della pizzeria. Bisognerà ora stabilire in sede civile a quanto ammonti il danno recato nei confronti della compagnia assicurativa.