Postbiotici, è boom di ricerche su Google

Simili ai prebiotici e ai probiotici, i postbiotici sono l'ultimo gruppo di batteri intestinali che suscita grande interesse, tanto che le ricerche su Google sono più che decuplicate nel giro di due anni.

Postbiotici, è boom di ricerche su Google

Dopo i prebiotici e i probiotici, il prossimo trend sembra essere quello dei postbiotici: non è un gioco di parole, sempre di quello si tratta, funzioni intestinali legate ai batteri che collaborano positivamente con la nostra digestione e l’assimilazione del cibo. Per i postbiotici è boom di ricerche su Google: in due anni il termine è passato da pressoché irrilevante a notevole, con un incremento del 1300%. Lo rende noto la società di analisi del mercato Lumina Intelligence: le ricerche sono cresciute da 520 nel giugno 2019, a 7240 nel giugno di quest’anno.

Si tratta di un gruppo emergente di parole chiave che in soli due anni è passato da un interesse praticamente nullo ad avere interesse pari ad argomenti comunemente noti come le malattie cardiovascolari e l’immunità, ha spiegato Zoe Coleman, digital marketing manager di Lumina Intelligence. Indagando sulla causa di questo accresciuto interesse, Coleman afferma che è utile esaminare il livello di copertura stampa che è stata data all’argomento, poiché ciò indica il livello di esposizione che i consumatori hanno avuto. Nel 2021 appaiono circa 40 articoli pubblicati ogni mese, con molti di questi nei media mainstream.

Guardando le frasi esatte che vengono cercate, è chiaro che gran parte del volume di ricerca proviene da consumatori che cercano formati specifici di postbiotici, con frasi come “integratori postbiotici“, “cibi postbiotici” e “polvere postbiotica”. C’è stato anche un numero significativo di ricerche da parte di consumatori che cercavano di capire le basi su questi ingredienti con domande come “cosa sono i postbiotici?“, “quali sono i vantaggi dei postbiotici?”, “definizione postbiotica e”migliori postbiotici” .

La categoria di postbiotici è di recente uso anche tra gli addetti ai lavori, e mentre c’è consenso su cosa siano prebiotici e probiotici, solo un paio di anni fa ci sono stati studi che proponevano una definizione abbastanza specifica per una categoria ampia di componenti della fermentazione microbica.