Prezzi alimentari: una recessione globale “non è da escludere”, dice il Fondo Monetario Internazionale

La spirale di rincari dei prezzi alimentari ha alimentato la paura di una vera e propria recessione su scala globale.

Prezzi alimentari: una recessione globale “non è da escludere”, dice il Fondo Monetario Internazionale

Nel Regno Unito l’aumento dei prezzi dei beni alimentari è stato definito dallo stesso Governatore della Banca d’Inghilterra come “apocalittico”, ma di fatto il resto del mondo non se la passa molto meglio. Questo, dopotutto, è il risultato di un mondo ultraveloce e ultraconnesso: il minimo colpo di singhiozzo provoca conseguenze fin dalla parte opposta del globo – e figuriamoci se, in questo caso, il colpo di singhiozzo è una pandemia globale seguita dallo scoppio di un conflitto armato. Insomma, lo shock ai prezzi alimentari è diventato, nel corso degli ultimi tempi, una concreta preoccupazione per le prospettive di crescita mondiale, tanto da alimentare gli spettri di una vera e propria recessione su scala globale.

scontrino aumento prezzi

Ok, forse stavolta a essere troppo apocalittica è tutta questa negatività. A dire il vero un prospetto del genere è relativamente lontano, ma non si trova nemmeno a una distanza tale da poter essere ignorato. Questo, in parole povere (anzi, poverissime) il sunto dell’intervento della direttrice generale del Fondo Monetario Internazionale, Kristalina Georgieva, che ha sottolineato come, al contrario dei prezzi energetici, quelli inerenti ai beni alimentari stiano continuano a salire. Nel corso di un intervento a un panel del Forum economico mondiale sulle prospettive economiche globali, Georgieva ha infatti sottolineato come il FMI non escluda del tutto l’idea di una recessione globale: “Non in questo momento” ha spiegato “ma non significa che sia da escludere. Ricordo che abbiamo abbassato le prospettive di crescita ad aprile per 143 Paesi, l’87% del Pil”.