Pringles rilascia le patatine “virtuali” al gusto di criptovaluta

Le Pringles hanno trovato la formula delle loro patatine "virtuali": il noto marchio si è lanciato nel mondo degli NFT con le crisp al gusto di criptovaluta.

Pringles rilascia le patatine “virtuali” al gusto di criptovaluta

Stanchi di collezionare le sorprese dell’ovetto Kinder? Perché non passate alle patatine “virtuali”? La celebre casa delle Pringles ha pensato a voi: ha rilasciato le patatine al gusto di criptovaluta e no, non sono commestibili… ma sbrilluccicano.

Non sono impazziti in casa Pringles, dopo aver lanciato le patatine al gusto “Moa burger”, lo struzzo di Halo, il noto marchio baffuto ha deciso di dedicarsi a un mercato ancora più di nicchia, ma ancora più redditizio: il settore degli NFT.

Per NFT si intende i Non-Fungible Token, che in parole povere sta a significare il “valore” di un oggetto virtuale: quando comprate un NFT, comprate la proprietà informatica di un’opera digitale, in pratica una copia “autentica”, ma che gira soltanto in un mondo fatto di connessione Wi-Fi e blockchain. Va molto di moda ultimamente per le opere d’arte e tra i collezionisti in generale, pensate che un’immagine digitale di un gattino, c’è chi l’ha pagata 600mila dollari.

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Così anche le Pringles hanno deciso di puntare sugli NFT e hanno realizzato le CryptoCrisp, le patatine “alla criptovaluta”. L’opera è dell’artista Vasya Kolotusha, che ha messo come prezzo di partenza alla sua opera appena 2$. Ma se sperate di ottenere una patatina “criptovalutata”, sappiate che è in edizione limitata: infatti ne esistono solo 50 copie.

Le CryptoCrisp di Pringles sono in vendita su Rarible: c’è ancora qualche copia disponibile, ma adesso si aggira intorno ai 350 dollari. Comunque ancora meno dell’immagine dei gattini.