Prodotti biologici: vendite in calo a causa dell’inflazione, “Sono troppo cari”

Non è un buon momento per i prodotti biologici: le vendite del "bio" sono in calo a causa dell'inflazione, i prezzi "sono troppo cari".

Prodotti biologici: vendite in calo a causa dell’inflazione, “Sono troppo cari”

Pessimo momento per i prodotti biologici: a causa dell’inflazione, infatti, le loro vendite sono in calo in quanto i consumatori ritengono che i prezzi “siano troppo cari”.

Sono i dati rivelati dalle associazioni di categoria e dai supermercati a indicare il buio periodo che sta attraversando il bio. Le famiglie e i consumatri stanno cercando di risparmiare e non possono/vogliono spendere di più per il cibo, visti anche gli incrementi dei prezzi delle materie prime.

Durante la pandemia molte persone avevano deciso di spendere un po’ di più per alimenti di qualità che rispettassero l’ambiente, optando per gli alimenti biologici. Ma adesso in tutta l’Eurozona, complice anche la guerra in Ucraina e i rincari energetici, ecco che gli acquisti di prodotti bio sono in calo.

Secondo Alexis Descamps, AD della catena di negozi Biofarm, è tutta colpa dell’inflazione: il potere di acquisto delle famiglie è in calo, cosa che pesa sul bilancio mensile. I consumatori stanno destinando il budget a loro disposizione scegliendo cosa comprare in maniera oculata.

portafoglio

La tendenza al risparmio è, in realtà, generale, ma il settore del biologico sembra essere quello maggiormente colpito. E questo nonostante in alcuni casi non è vero che il prezzo è molto più alto rispetto a quello dei prodotti convenzionali: in molti casi è la reputazione di questo settore di nicchia a giocare a suo sfavore.

Secondo l’economista Pierr-Alexandre Billiet, per venirne fuori il settore del bio deve cambiare strategia di comunicazione. I consumatori, infatti, associano il concetto di biologico a quello di prodotti di lusso. È vero, gli alimenti bio di solito sono un p’ più cari, ma sono comunque competitivi nei confronti dei prodotti non biologici.

Comunque sia, tutti gli esperti di marketing i rappresentanti della categoria sono concordi: bisogna evitare una “guerra dei prezzi”, particolarmente dannosa in un settore i cui margini di guadagno sono bassi, sia per i produttori che per i venditori.

Per alcune associazioni, poi, come la Maion de la bio e la BOLW, in realtà i prodotti biologici in questo particolare motivo potrebbero finire col diventare i più economici in quanto non dipendono dai fertilizzanti di sintesi di cui adesso c’è carenza (con annesso aumento dei costi).