Puglia: vietato l’asporto dopo le 18

Le Regioni corrono ai ripari contro l'avanzata del Coronavirus: la Puglia ha deciso di vietare l'asporto dalle ore 18 in poi.

Puglia: vietato l’asporto dopo le 18

Le Regioni si stanno attivando in ordine sparso per cercare di arginare l’avanzata del Coronavirus. Ecco che allora Michele Emiliano, governatore della Puglia, ha deciso di emettere una nuova ordinanza con misure sempre più restrittive. Fra di esse spicca proprio il divieto di asporto dalle ore 18.

L’ordinanza sarà attiva da venerdì 13 marzo fino al 6 aprile, quindi fino a dopo Pasqua. Per quanto riguarda il settore della ristorazione, sarà vietata l’attività di asporto dalle 18. Questo vuol dire che in Puglia i ristoranti e le pizzerie dopo le 18 potranno solo fare consegne a domicilio. Questo sempre nell’ottica di limitare gli assembramenti, probabilmente e evitare che si presentino in 4 in pizzeria per ritirare 2 pizze (scene di vita quotidiana).

Inoltre tutti gli esercizi dovranno esporre all’ingresso del locale un cartello nel quale sia chiaramente indicato il numero massimo di persone ammesse in contemporanea nel locale.

Intensificate anche le misure anti assembramento: sarà vietato lo stazionamento all’aperto davanti agli istituti scolastici di ogni ordine e grado, nelle piazze, nelle pubbliche vie, nei lungomare e nei belvedere, a meno di non essere da soli, insieme a persone che facciano parte del nucleo famigliare o siano conviventi o che non debbano usufruire di servizi essenziali.

I sindaci avranno la facoltà di disporre la chiusura al pubblico di strade o piazze nei centri urbani quando intravedano pericoli di assembramenti, o per tutta la giornata o in determinate fasce orarie, fatta salva la possibilità di accedere agli esercizi commerciali (quelli che possono stare aperti) e alle abitazioni private.

In aggiunta nelle province di Bari e Taranto viene sospesa la didattica in presenza per tutte le scuole, di ogni ordine e grado: tutti in DAD. Per quanto riguarda Bari, una nuova ordinanza in vigore fino al 28 marzo vieterà l’asporto di alimenti e bevande dalle 18 per tutte le attività che hanno il Codice Ateco 56 (qui rientrano ristoranti, bar, pub, gelaterie, pasticcerie e food-truck) e per tutte quelle attività di commercio al dettaglio di bevande in esercizi specializzati comprese nel Codice Ateco 47.25.

Inoltre i distributori automatici H24 di cibi e bevande saranno chiusi dalle 18 alle 7, mentre dalle 19 verranno chiuse le attività di vendita al dettaglio presenti negli esercizi di vicinato, nelle medie e grandi strutture di vendita e nei centri commerciali, a eccezione dei generi alimentari, giornali e periodici, medicinali e articoli medicali, fiori e articoli florovivaistici, tabacchi, combustibili per uso domestico e carburanti per autotrazione e articoli funerari.

Ricordiamo che proprio in Puglia a gennaio i ristoratori avevano deciso di chiedere i danni e un risarcimento allo Stato.