Reati alimentari abrogati per errore? L’allarme del procuratore di Torino

Per effetto di una modifica normativa, per i reati alimentari non si rischia più la denuncia, dice il procuratore aggiunto di Torino Vincenzo Pacileo.

Reati alimentari abrogati per errore? L’allarme del procuratore di Torino

Niente più denuncia penale ma solo sanzione amministrativa per i reati alimentari: è quello che potrebbe succedere a breve per una svista normativa. L’allarme parte da Torino, dove il procuratore aggiunto del pool per la tutela del consumatore, Vincenzo Pacileo, ha rilasciato delle dichiarazione che portano a galla la vicenda: cibi scaduti o mal conservati, alimenti con parassiti, carne messa nei congelatori senza sacchetti, additivi vietati, locale sporco, norme igieniche non rispettate, potrebbero non essere più soggetti a denuncia. Un decreto legislativo che entra in vigore il 26 marzo abroga l’articolo di una vecchia legge, utilissima per punire questi casi e tutelare la salute.

La legge è stata fatta per adeguare la normativa italiana a quella comunitaria, “ma è stata inserita questa abrogazione che nulla c’entra con l’obiettivo richiesto dall’Unione europea” ha detto il magistrato: “Si crea così un buco nella tutela dei consumatori che difficilmente potrà essere arginato”. La norma abrogata, contenuta nell’art. 5 di una legge del 1962, stabiliva l’arresto fino a un anno e un’ammenda fino a 60mila euro, agendo in maniera preventiva, cioè prima che si verificassero intossicazioni alimentari. Naturalmente i controlli dell’autorità pubblica continueranno ad esserci, ma la funzione deterrente della sanzione penale non ci sarà più: resta la multa fino a 3mila euro.

[Fonte: La Repubblica]