Oltre 200 ghiri morti, confezionati in sacchetti e poi congelati sono stati scoperti dai carabinieri di Reggio Calabria. Immaginiamo le vostre facce in questo momento, ma la verità è che i ghiri sono considerati un piatto tradizionale dagli ‘Ndranghetisti, una vera prelibatezza, ricca di significati e per questo utilizzata solo in alcune occasioni “speciali”.
Gli uomini appartenenti all’associazione mafiosa calabrese usano infatti banchettare con questi animali (considerati specie protetta) cucinati bolliti nel sugo o arrosto. È una sorta di orrendo rituale per sancire orrendi legami di mafia, nel corso di orrendi incontri segreti e malavitosi. Così, succede che ogni tanto spunta un allevamento illegale, come quello scoperto a Delianuova, in provincia di Reggio Calabria.
Il ritrovamento degli animali è avvenuto nel congelatore di un indagato per spaccio di stupefacenti, nel corso di una perquisizione. L’uomo era stato fermato dopo il ritrovamento di una piantagione di marijuana contenente circa 730 piante.
Le forze dell’ordine perquisendo le sue proprietà, hanno trovato in una cascina centinaia di sacchetti di ghiri congelati, pronti per essere venduti, e numerosi altri esemplari vivi chiusi all’interno di gabbie. Così la posizione dei tre indagati si è aggravata: non solo accuse per spaccio di stupefacenti, ma anche per l’uccisione di animali appartenenti a specie protetta.