Reggio Emilia, un supermercato limita le vendite di casse d’acqua

Un supermercato Conad di Reggio Emilia ha affisso dei cartelli per imporre un tetto massimo sugli acquisti di casse d'acqua.

Reggio Emilia, un supermercato limita le vendite di casse d’acqua

Sei casse d’acqua per volta, e non una di più. Nell’ultimo fine settimana un supermercato Conad in quel di Reggio Emilia ha esposto alcuni cartelli per limitare gli acquisti di acqua in bottiglia: la misura, secondo quanto spiegato dalla stessa direttrice del punto vendita, Paola Rondanini, è entrata in vigore poiché specialmente nelle giornate di sabato e domenica “l’acqua arriva un po’ a singhiozzo”, e pertanto il modo migliore per assicurarsi che tutti potessero acquistarla era appunto introdurre un tetto massimo.

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D’altro canto, considerando l’attuale emergenza idrica, misure di questo genere non dovrebbero più sorprenderci: pensiamo ad esempio a Verona, dove il neo sindaco Damiano Tommasi ha solo recentemente allentato alcuni dei divieti introdotti per affrontare la siccità, permettendo di fatto ai cittadini di innaffiare orti e aree verdi (ma solo nelle ore notturne, beninteso); o ancora al piccolo comune di Locatello, in Lombardia, dove di fatto la sindaca ha firmato un provvedimento che vieta del tutto di utilizzare l’acqua per usi potabili – il che comprende anche come bevanda o per alimenti.

“In questo periodo l’acqua non è regolare e ci sono altri problemi, dai trasporti alla produzione” ha aggiunto Rondanini. “Per esempio società che imbottigliano ci hanno fatto sapere che hanno difficoltà ad aggiungere anidride carbonica per ‘gasare’ l’acqua“. Importante notare, infine, che di fatto l’iniziativa è rimasta in vigore solo lo scorso weekend e da ieri le limitazioni sono state tolte dagli scaffali, ma non si esclude un ripristino nell’immediato futuro.