La nuova manovra del governo mette in difficoltà oltre 1 milione e mezzo di gestori di negozi e bar: questo il numero degli esercenti che dovranno presto (anzi, prestissimo) adeguarsi alle nuove normative dotandosi di un registratore di cassa elettronico in grado di tracciare ogni operazione.
Il nuovo registratore di cassa dovrebbe permettere – stando alle stime del governo giallorosso – di evitare fino a 1,2 miliardi di euro di evasione fiscale, cifra tra l’altro già messa a bilancio per il 2020 dal DL 119/2018.
Ma entro quando si dovranno adeguare gli esercenti? La deadline è il primo gennaio 2020. E se non dovessero farcela in tempo? Il governo prevede di non multare nei primi sei mesi del 2020, con la moratoria sulle sanzioni (ad eccezione dell’Iva che deve invece essere liquidata e versata correttamente). Ci sono altre 600 mila persone che impiegano nel loro lavoro ricevuti fiscali che dovranno dotarsi di un registratore telematico. Mentre gli esercenti con volume d’affari sopra i 400 mila euro sono esclusi in quanto si sono già dovuti adeguare dal primo luglio scorso.
Una bella sfida gestionale anche per l’Agenzia delle Entrate visto che sono previsti circa 35 miliardi di documenti all’anno, un numero 10 volte superiore rispetto ai documenti trasmessi con la fattura elettronica.