L’allarme all’ordine del giorno in quel d’Oltremanica non può che riguardare la carenza di frutta e verdura. Si tratta di un problema fondamentalmente legato alla dipendenza del Regno Unito dalle importazioni nel periodo freddo; e innescato dalle condizioni climatiche avverse che hanno colpito la Spagna e il Marocco – principali fornitori della Gran Bretagna – così come da un raccolto interno sottotono a causa dei costi maggiorati nel funzionamento delle serre. Una serie di problemi concatenati tra loro che, come accennato, si è tradotta in una scarsità di beni alimentari che ha spinto diverse catene di supermercati a razionare le vendite. L’ultimo marchio ad aggiungersi al gruppo è Lidl, che ha annunciato di aver introdotto un limite di acquisto di tre soli articoli per cliente per quanto riguarda peperoni, pomodori e cetrioli.
Il difficile equilibrio tra domanda e offerta
L’obiettivo della Lidl, che di fatto è la sesta catena di supermercati più grande del Regno Unito, è quello di riuscire a soddisfare un “recente aumento della domanda” – una tendenza, questa, innescata dall’esodo di consumatori da altre catene che a loro volta avevano imposto limiti sulle vendite di frutta e verdura – senza tuttavia dare fondo alle (già di per sé scarse) scorte di magazzino.
A differenza di Tesco, Alsi, Asda e Morrisons, che avevano ritenuto opportuno implementare quanto prima i protocolli di razionamento, Lidl aveva invece preferito adottare una strategia più cauta affiggendo cartelli che informavano i clienti di ritardi nel rifornimento di alcuni prodotti, principalmente frutta e verdura. Come brevemente accennato, tuttavia, numerosi clienti delle altre catene hanno finito per migrare verso i supermercati Lidl, dove per l’appunto le restrizioni non erano ancora state implementate, determinando un aumento della domanda che ha obbligato la catena a seguire l’esempio dei suoi rivali.
“Anche se abbiamo ancora una buona disponibilità nella maggior parte dei nostri negozi, a causa di un recente aumento della domanda abbiamo preso la decisione di limitare temporaneamente l’acquisto di peperoni, pomodori e cetrioli a tre articoli a persona” ha confermato un portavoce dell’azienda. “Ciò contribuirà a garantire che tutti i nostri clienti abbiano accesso ai prodotti di cui hanno bisogno”.
Le autorità del settore, nel frattempo, invitano alla pazienza: le difficoltà alla catena di approvvigionamento dovrebbero essere risolte nel corso delle prossime settimane. George Eustice, ex segretario all’ambiente, sostiene ad esempio che la mancanza di disponibilità di prodotti alimentari sugli scaffali dei supermercati del Regno Unito dovrebbero durare dalle tre alle quattro settimane.