Regno Unito, sorpresa in soffitta: trovata una scatola di cioccolatini vecchia di 122 anni

Alcune pulizie in soffitta in quel di Immingham, Regno Unito, hanno portato al ritrovamento di una scatola di cioccolatini vecchia di 122 anni.

Regno Unito, sorpresa in soffitta: trovata una scatola di cioccolatini vecchia di 122 anni

Vecchie foto di famiglia? Videocassette che raccontano di comunioni e cresime di lontanissimi cugini? Ragnatele spesse come lenzuola? Macché – il contenuto di una particolare soffitta di una casa del Regno Unito, nel piccolo paese di Immingham, è decisamente più interessante. Durante alcune innocue (e immaginiamo noiose) pulizie casalinghe, infatti, è stata ritrovata una scatola di cioccolatini vecchia di 122 anni, originariamente inviata ai soldati impegnati nei combattimenti della guerra boera. Prodotta in quel di York nel lontano 1899, le scatole di questo tipo – di marchio Rowntree, tuttora esistente – furono infatti inviate come regali alle truppe da parte della regine Vittoria.

come conservare cioccolato

Paul Cooper dei banditori di Eddisons ha detto che era “incredibilmente raro” trovare una scatola contenente ancora il cioccolato, e a quella appena scovata manca appena un pezzetto: l’ipotesi formulata dai proprietari della casa è che appartenesse al nonno del defunto marito degli attuali inquilini, che di fatto combatté nella guerra boera (e che evidentemente non apprezzava particolarmente il cioccolato). “Tra parentesi, si tratta di uno dei cioccolatini più controversi mai realizzati, una commissione reale che ha innescato una lite che ha coinvolto tutti i produttori di cioccolato più famosi del paese” ha raccontato Cooper. Come accennato, infatti, la regina aveva deciso di tentare di sollevare il morale dei propri soldati regalando loro alcuni cioccolatini: “Il problema era che Rowntree, Cadbury e Fry erano dei pacifisti, contrari alla guerra e sconvolti dall’idea di essere visti trarre profitto dai combattimenti”.

Le aziende decisero così di donare il cioccolato gratuitamente in scatole senza marchio, ma parte del cioccolato era contrassegnato dal nome dell’azienda che lo produceva, ha spiegato Cooper. Ora, dopo aver attraversato più di un secolo, la scatola verrà messa all’asta.