Ristorante Il Borgo a Dolceacqua: “Respingiamo ogni giorno francesi con la febbre”

Alcuni ristoratori sul confine tra Francia e Italia chiedono controlli più rigidi nei confronti dei clienti che arrivano dall'estero: succede a Dolceacqua, ad esempio, a quanto denuncia un'imprenditrice.

Ristorante Il Borgo a Dolceacqua: “Respingiamo ogni giorno francesi con la febbre”

A Dolceacqua il ristorante Il Borgo non ce la fa più: “respingiamo ogni giorno francesi con la febbre che vogliono entrare”, denuncia il titolare, chiedendo che intervengano le autorità.

Il problema Coronavirus, sul confine tra Francia e Italia, inizia a farsi sempre più pressante. La situazione sanitaria, Oltralpe, sembra essere molto meno sotto controllo di quanto non sia al momento nel nostro Paese, e chi vive a cavallo delle due nazioni ha paura.

“Sono in media 6-7 le persone, soprattutto francesi, che ogni giorno siamo costretti ad allontanare dal ristorante, perché hanno la febbre superiore ai 37 gradi e mezzo, a volte anche 38 gradi”, denuncia  Barbara Lombardo, consigliere comunale di opposizione e titolare del ristorante di Dolceacqua.

E, nel denunciare questa situazione, chiede l’intervento del sindaco perché – dice – c’è il rischio che queste stesse persone febbricitanti, dopo essere state respinte da loro, si rechino in altri ristoranti e bar, che magari osservano procedure meno rigide e scrupolose. “Chiediamo al sindaco di emettere un’ordinanza che obbliga i titolari dei locali pubblici a misurare febbre e prendere nominativi dei clienti”, chiede quindi la titolare de Il Borgo: una pratica in effetti già prevista, che forse dovrebbe essere maggiormente diffusa e consolidata.

[Fonte: Riviera 24]