Ristorante tedesco rinuncia alla stella Michelin: “il mondo è cambiato, e lo siamo anche noi”

Dopo nove anni di stella, un ristorante tedesco chiede di uscire dai radar della Guida Michelin, sperando così in una maggiore flessibilità e libertà in questi tempi incerti.

Ristorante tedesco rinuncia alla stella Michelin: “il mondo è cambiato, e lo siamo anche noi”

Si chiama Zeit-Geist il ristorante tedesco che rinuncia dopo nove anni alla sua stella Michelin. Il motivo, come spiega la proprietaria dell’Hotel Walksches Haus di Weingarten che ospita il ristorante, è la necessità di ripensarsi nell’era del Covid-19. “Il mondo è cambiato”, ha detto Kristina Trautwein, “E lo siamo anche noi”.

Dunque, cambierà la formula dello chef Sebastian Syrbe e del suo team che, evidentemente, aveva saputo conquistare il cuore della critica. Grazie e arrivederci, Guida Rossa, non abbiamo più bisogno di te, le visite dei tuoi ispettori non sono più gradite. Che poi, cosa significa esattamente rinunciare alla stella Michelin? Non è che si può impedire il passaggio dei critici, o pretendere di non essere inseriti in una guida, qualsiasi essa sia. Le recensioni, vivaddio, dovrebbero essere libere. Sul tema recensioni non volute, potete anche andare a vedere alla voce Marc Veyrat, che contro la Michelin ha pure perso una causa.

Quel che si può fare, al massimo, è abbassare gli standard in modo da non rientrare più nei radar degli ispettori della Guida Rossa, ma non è quello che sembrano voler fare i ristoratori tedeschi in oggetto. “Non peggioreremo, continueremo a lavorare con passione per il buon cibo, la qualità rimane”, ha spiegato lo chef, dicendo però di aver bisogno di più flessibilità. In effetti, la corsa alle stelle Michelin sa essere faticosa, come gli chef ben sanno, e le linee guida da rispettare per mantenere livelli così alti sono costosi e laboriosi. Dunque si apre un nuovo fronte di fuoriusciti dalla guida più famosa del mondo, neanche fosse una setta. Prima in Francia, ora in Germania. Chissà se mai ne vedremo uno in Italia.

[Fonte: BNN | Immagine: Wikipedia]