Ristoranti e Covid-19: il nuovo studio Usa collega l’aumento di casi con le cene al chiuso

Mangiare al ristorante contribuirebbe significativamente all'aumento dei casi di Coronavirus: lo dice un nuovo studio del Center for Disease Control americano.

Ristoranti e Covid-19: il nuovo studio Usa collega l’aumento di casi con le cene al chiuso

È il Center for Disease Control degli Stati Uniti a lanciare ancora una volta l’allarme su una possibile correlazione tra l’aumento dei casi di Coronavirus e la possibilità di pranzare e cenare al chiuso nei ristoranti.

I ricercatori del CDC hanno portato in uno studio nuove prove dell’importanza dell’uso delle mascherine: là dove sono state rese obbligatorie c’è stato un minor numero di infezioni e di morti da Coronavirus.

E appunto, in seconda battuta hanno chiamato in causa i ristoranti, scoprendo che gli Stati che hanno aperto i locali, sia al chiuso che all’aperto, hanno visto un aumento delle infezioni quotidiane circa sei settimane dopo l’apertura e un aumento dei tassi di mortalità per Covid-19 circa due mesi dopo.

Lo studio non può dimostrare con sicurezza la causa ed effetto dell’apertura dei ristoranti e dell’aumento dei casi, ma mette in evidenza una possibilità che già più volte è stata presa in considerazione: mangiare al ristorante (attività che necessariamente viene fatta senza mascherina) può aiutare significativamente la diffusione del virus.

“C’è una diminuzione dei casi e dei decessi quando si indossano le mascherine, e c’è un aumento dei casi e dei decessi quando si ritorna al ristorante”, ha detto con semplicità il dottor Rochelle Walensky, direttore del C.D.C.

I risultati di questi studi arrivano proprio mentre le restrizioni in diversi stati americani, anche nei confronti dei ristoranti, si stanno allentando, con anche lo stato di New York che programma un rientro nei locali al 75% delle capacità.

[Fonte: New York Times]