Ristoranti: Michelin conferma la premiazione 2021 e apre anche allo street food

Gwendall Poullenec, direttore internazionale della guida Michelin, conferma la premiazione per l'edizione italiana 2021 a novembre e apre a forme di ristorazione più informale.

Ristoranti: Michelin conferma la premiazione 2021 e apre anche allo street food

La premiazione 2021 della guida Michelin si farà: a confermarlo è Gwendall Poullenec, direttore internazionale delle guide rosse. In un’intervista al Corriere della Sera, Poullenec conferma tempi di uscita dell’edizione italiana della guida per ristoranti più famosa del mondo. Le premiazioni 2021 relative alle stelle più attese dagli chef sono confermate per inizio novembre.

Luogo e modalità di quello che ormai iniziava a essere uno show con tanto di red carpet sono invece ancora da definire. Forse Milano, dice Gwendall Poullenec, e forse in forma virtuale: tutto dipenderà dalle condizioni che si imporranno per via dell’emergenza Coronavirus.

Emergenza che però, evidentemente, non ha fermato gli ispettori Michelin, che scommettono di riuscire a concludere i loro passaggi per i ristoranti da premiare per tempo. E, dice Gwendall Poullenec, non potranno non tenere conto delle mutazioni che queste ultime settimane hanno costretto la ristorazione (anche quella più alta) a reinventarsi.

Apertura dunque anche a servizi di delivery e take away di livello (sono diversi gli stellati che hanno deciso di seguire questa opzione nei mesi di lockdown) e la promessa che la Michelin quest’anno sarà flessibile, forse più del solito, riconoscendo “il cibo di qualità in qualsiasi forma arrivi, e con qualsiasi esperienza arrivi, sia classica che più informale”.

D’altronde, se anche uno degli chef più celebri del mondo, René Redzepi, si dà agli hamburger, forse è davvero il momento di essere più open-minded. Nello specifico, Poullenec parla proprio di street food, spiegando che già in diversi Paesi alcuni stellati operano in questo modo, decisamente più informale rispetto agli standard a cui la guida Rossa ci ha abituati in Italia.

[Fonte: Corriere della Sera]