Ristoratori presi in giro dal coprifuoco, secondo Vincenzo De Luca

Vincenzo De Luca sostiene che il coprifuoco alle 22 sia una beffa per i ristoratori e propone di estenderlo alle 23, con rientro per i clienti alle 23,30 se portano con sé lo scontrino.

Ristoratori presi in giro dal coprifuoco, secondo Vincenzo De Luca

“Ai ristoratori si può dire noi apriamo fino alle 22? È chiaro che è una presa in giro”: è questa la posizione del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca sull’argomento più dibattuto di queste ore, il coprifuoco alle 22.

Nonostante la forte opposizione della Lega di Matteo Salvini, e la richiesta di molte regioni di posticiparlo di almeno un’ora, la decisione del governo di Mario Draghi è stata irremovibilmente quella di mantenere il coprifuoco fino alle 22.

Non per sempre, dicono dal Governo, ma almeno per un po’: poi, a partire da maggio, si faranno periodicamente dei controlli per rivedere le misure stabilite, e magari il coprifuoco sparirà, ma per ora resta. Questo, nonostante la riapertura a cena (all’aperto, ovviamente) dei ristoranti, che in qualche modo è in effetti difficilmente compatibile con questo orario di rientro.

Una beffa, secondo Vincenzo De Luca, che fa una proposta alternativa in diretta Facebook, quella di consentire ai ristoranti l’apertura “fino alle 23 e il rientro dei clienti fino alle 23,30, magari conservando lo scontrino da esibire alle forze dell’ordine”.

“Dobbiamo avere una linea di equilibrio fra esigenza sanitaria ed esigenza di tutela di alcune funzioni economiche, ma dobbiamo capire che non possiamo giocarci l’estate”, sostiene Vincenzo De Luca, spiegando che è importante in questa fase muoversi “con attenzione e intelligenza” per evitare di aprire e poi richiudere.

[Fonte: Il Mattino]