Roma: dehors e tavolini possono restare dove sono, prorogate le concessioni

Dietro front a Roma: dehors e tavolini autorizzati durante la pandemia possono rimanere in strada, dove sono. Le concessioni sono state prorogate fino a settembre.

Roma: dehors e tavolini possono restare dove sono, prorogate le concessioni

Ricordate che a inizio anno sembra che a Roma dovessero sparire dalle strade i dehors abusivi, quelli che intralciavano la viabilità e che tanti disagi creavano ai romani? Ebbene, c’è stato un dietro front sulla questione: dehors e tavolini concessi durante i mesi di restrizione rimarranno dove sono, le concessioni sono state prorogate.

È stata infatti prorogata fino al 30 settembre l’occupazione del suolo pubblico, mentre è stata eliminata quella delibera transitoria che voleva mirava a porre nuove restrizioni a dehors e tavolini nel centro storico.

Pare che tutti i dehors e tavolini concessi durante il Covid rimarranno dove sono, senza nessuna eccezione. Tutto merito del decreto Ucraina bis, approvato in Camera e convertito in legge il 19 maggio: al suo interno pare che abbia trovato spazio anche la proroga per l’occupazione del suolo pubblico in modo da aiutare i ristoratori che avevano chiesto le concessioni durante la pandemia.

Roma, centro storico

Non che il Comune ce l’avesse con i ristoratori: semplicemente la precedente delibera era stata studiata per venire incontro alle richieste dei residenti, che erano stanchi di dover fare lo slalom fra i tavolini o di dover scendere dal marciapiede e buttarsi in strada per poter transitare evitando i dehors.

La delibera prevedeva di eliminare gli spazi in più concessi nel perimetro del I municipio, mentre per le altre veniva chiesto di presentare in municipio anche una relazione tecnica.

Ma ora, con la legge approvata da palazzo Chigi, niente da fare: dehors e tavolini possono rimanere lì. Almeno fino al 30 settembre, poi si vedrà. Secondo Sergio Paolantoni, presidente di Fipe Confcommercio, il provvedimento nazionale è giusto in quanto permetterà al settore della ristorazione di affrontare l’estate al meglio.

Tuttavia è innegabile che prima o poi bisognerà arrivare a una fase nella quale i piani di massima occupabilità verranno annullati, semplificando nel contempo il rilascio dei pareri della soprintendenza, rivedendo le strade e vie considerate ora come viabilità principale e permetta anche osp su posti auto tariffati.

Molto probabilmente in autunno, quando verrà emessa la nuova ordinanza, è verosimile che in essa ci finiscano comunque indicazioni presenti nella bozza dell’ordinanzaal momento messa da parte.