Russia, Vladimir Putin vuole ridurre l’export di cibo verso i “Paesi ostili”

Nel corso di un intervento il presidente della Russia Vladimir Putin ha dichiarato di voler ridurre l'export di cibo verso i "Paesi ostili".

Russia, Vladimir Putin vuole ridurre l’export di cibo verso i “Paesi ostili”

Dopo lo stop alle esportazioni di fertilizzanti del mese scorso, la Russia sta valutando una potenziale riduzione dell’export di cibo all’estero, “specialmente verso i Paesi ostili”. Queste, infatti, sono le parole utilizzate dal presidente della Russia Vladimir Putin nel corso di un incontro con gli esponenti del settore agroalimentare locale, e che di fatto risuonano come una minaccia.

export

Per “Paesi ostili”, il presidente Putin intende infatti i Paesi “che attuano una politica ostile nei nostri confronti”, ed è facile immaginare che l’intero blocco europeo che ha condannato l’invasione dell’Ucraina rientri a tutti gli effetti in questa categoria. La proposta del numero uno del Cremlino ai suoi collaboratori è quella di essere “più prudenti” e di trovare prodotti sostitutivi “dopo la sospensione di molte importazioni in Russia a causa delle sanzioni”.

Nel corso dello stesso intervento, trasmetto sulla televisione pubblica russa, il presidente Putin ha anche preso per la prima volta in considerazione i cosiddetti “effetti esterni negativi”, delineando le linee d’azione da seguire per mitigarne gli effetti. “C’è bisogno di aumentare la produzione e le consegne al mercato interno di alimenti di alta qualità a prezzi accessibili” ha spiegato Putin nel sottolineare che il Paese si trova in una “situazione energetica globale che sta peggiorando a causa delle misure rozze e non di mercato prese in alcuni Paesi europei”.