Cose da sapere prima di andare al Salone del Gusto 2016

Tutte le cose pratiche da sapere prima di andare al Salone del Gusto 2016, che per la prima volta Slow Food ha organizzato nel centro storico di Torino. Istruzioni per l'uso

Cose da sapere prima di andare al Salone del Gusto 2016

Non chiedete dove sarà dislocato, quest’anno a Torino, il Salone del Gusto.

Perché quest’anno, tutta Torino sarà il Salone del Gusto, di cui Dissapore è media partner insieme a La Stampa e RaiDue.

Cinque giorni —dal 22 al 26 settembre— di festa, di cibo, di aria aperta, di eventi e appuntamenti in giro per la città, per le strade e le piazze di Torino, trasformata per l’occasione in un grande palcoscenico.

Quest’anno, infatti, Terra Madre Salone del Gusto si sposterà dagli asettici padiglioni del Lingotto, sede delle scorse edizioni, al cuore pulsante della città, per la strade, nelle piazze e nei luoghi storici di Torino, in un’unica grande festa a cui siamo tutti invitati, oltretutto gratis.

Un bel modo per festeggiare i vent’anni del Salone del Gusto e i trenta di Slow Food.

Al grande appuntamento ci saranno quasi 1000 espositori provenienti da tutto il mondo, 5000 delegati da tutto il mondo in rappresentanza di 500 comunità del cibo, accolti in case private e istituzioni, 180 Presìdi Slow Food italiani e altri 150 internazionali, laboratori di gusto dedicati al vino, alla birra, al caffè, al gelato, alla pasta e anche lezioni di cucina. Saranno inoltre presenti 400 chef e 300 produttori, e non mancheranno le attività per scuole e famiglie, anche ideate dall’Università delle scienza gastronomiche di Pollenzo.

Questi, i freddi numeri dell’evento.

Ma per noi che ci recheremo al Salone per mangiare il panino con la mortazza, esclusivamente dop e di comprovata origine emiliana, o per comprare il barattolino di vero pesto di Trapani fatto come Dio comanda, per noi che ci riverseremo come sciami di api nelle vie di Torino, quali sono le cose da sapere, le cose pratiche da cui non possiamo prescindere prima di affrontare l’avventura “voglio andare al Salone del Gusto?”

Quest’anno, infatti, non sarà più un unico blocco monolitico, il Salone viene spezzettato per le vie e piazze di Torino, con la relativa necessità di sapere prima cosa andiamo a visitare e dove.

Iniziamo quindi a dare qualche indicazione di tipo pratico, partendo dall’aspetto più lirico di tutta la questione: il prezzo del biglietto.

IL BIGLIETTO … O NO?

salone del gusto

Niente biglietto. Quest’anno, l’ingresso al Salone è gratis.

Nessuna coda davanti alle biglietterie, nessun esborso finanziario, oltre a quello, a volte notevole, a cui vi sottoporrete visitando il Salone e approvvigionandovi di ogni chicca regionale come se non ci fosse un domani.

Saranno solamente a pagamento alcuni eventi su prenotazione, come i Laboratori del gusto o la Scuola di cucina, ma per il resto, si scorrazzerà gratis tra stand e banchetti.

E’ questa la conseguenza del risparmio nell’affitto dei locali del Lingotto, affitto che, per quest’anno, sarebbe ammontato a ben un milione e centomila euro –scritto in lettere di modo che ci si renda ben conto di che importo stiamo parlando– a cui si sarebbero dovuti aggiungere circa 400.000 euro di utenze varie.

Quanto è bastato  per far scappare Carlo Petrini & il resto di Slow Food da Lingotto e dintorni, e a spostare Terra Madre Salone del Gusto sul più conveniente suolo pubblico, concesso a titolo gratuito dal Comune di Torino, che ha rinunciato ai 530.000 euro che avrebbe potuto incassare mettendo a a disposizione i 29.000 metri quadri dell’evento, riconoscendo la «valenza culturale e l’utilità sociale» della manifestazione, nonché le “ricadute positive per la Città in termini di risonanza internazionale”.

Ricadute positive anche per noi, che non pagheremo il biglietto d’ingresso.

Tutti i laboratori saranno tenuti in location prestigiose ed esclusive, in luoghi ricchi d’atmosfera quali Palazzo Carignano, sede del primo Parlamento italiano, la casa d’aste Bolaffi, il Circolo dei lettori o addirittura Palazzo Reale, nell’appartamento della Regina Elena.

Per conoscere tutti i Laboratori che saranno previsti in questa edizione del Salone, nonché il loro prezzo (che varia dai 15 ai 60 euro), basterà collegarsi al sito del Salone, sempre, lo ricordiamo, entro il 18 settembre.

DOVE

parco del valentino, torino

Come abbiamo detto, non pensate, quest’anno, di andare in un unico luogo per visitare il Salone del Gusto. Quest’anno, il Salone è dappertutto, per le vie, per le piazze, nelle dimore antiche, quest’anno il Salone è tutta Torino: ogni luogo sarà deputato ad accogliere una frazione della grande manifestazione, con relativo attimo di disorientamento iniziale: dove andare? Cosa vedere?

In realtà, sul sito si trovano dettagliate informazioni relative a tutti i luoghi che ospiteranno la manifestazione, nonché una dettagliata mappa relativa al sito del Valentino, il fulcro della manifestazione.

A titolo esemplificativo, ricordiamo che il cuore del Salone sarà proprio il Parco del Valentino, sede del mercato vero e proprio, con stand e bancarelle, ma la kermesse si svolgerà anche nelle vie principali della città, come Via Roma, Piazza San Carlo, Piazzale Valdo Fusi, il cortile di Palazzo Reale nonché gli appartamenti della Regina Elena e il quartiere multietnico di San Salvario, perno della movida torinese, per la gioia delle orecchie della sottoscritta che qui risiede.

E ORA, COME MI MUOVO?

piazza san carlo, torino

Okay, ci siete, siete arrivati a Torino in treno o in macchina col vostro bel navigatore, oppure avete la ventura di essere già lì in quanto torinesi. Come farete però a muovermi, a spostarvi dalla sede di un evento a un’altra?

Solo uno sprovveduto potrebbe pensare di aggirarsi, nel magma indistinto di quei giorni, con la propria vettura, pena trascorrere tutta la giornata dentro l’abitacolo, non solo alla ricerca di un parcheggio, ma anche per percorrere pochi metri.

Meglio optare per l’opzione detta “gambe in spalla”, passeggiando dal Valentino al quartiere di San Salvario, proprio lì dietro, e poi confluire in Via Roma che vi porterà dritti in Piazza Castello, tutte sedi di eventi

Oppure se l’idea di farvi a piedi mezza Torino non vi alletta, potrete sempre optare per il comodo servizio navetta che il Comune mette a disposizione per quei giorni, dalle 10 alle 19, e che collega tutti i siti della kermesse.

Alternativamente, potrete decidere di andare in bici, usufruendo del servizio di bike sharing sempre messo a disposzione del Comune, a cui potrete accedere collegandovi al sito di Tobike dove, oltre ad abbonarvi per i giorni del Salone, potrete anche verificare l’esatta posizione delle rastrelliere.

Ultima opzione, rimangono i normali mezzi pubblici, oltre al servizio navetta dedicato. Tutti i siti di Terra Madre Salone del Gusto sono coperti dal servizio di trasporti torinese, e sul sito del Gruppo Torinese Trasporti  potrete verificare linee e mezzi.

Per altre informazioni sul come muoversi a Torino nei giorni del Salone, potrete consultare la sezione dedicata del sito.

E ora, la parte più importante: gli itinerari. Vale a dire la nostra guida per districarvi tra le bontà e le specialità del più grande evento italiano dedicato interamente al gusto.

DOVE, COME E QUANDO:

piccola guida per un fine settimana di passione al Salone del Gusto

centro storico torino

Bene, le formalità sono finite, Torino l’abbiamo raggiunta, la macchina l’abbiamo lasciata saggiamente parcheggiata lontano da Terre Madri e Saloni vari e il biglietto non lo abbiamo preso. Ora, possiamo finalmente dedicarci solo a lui: il cibo. Quello che ci ha spinto fin nell’algida Torino.

Ma come fare a districarsi tra i vari eventi, le varie manifestazioni e, soprattutto, le varie sedi in cui il Salone è spezzettatato, soprattutto se non siete di Torino?

Noi vi abbiamo organizzato una piccola guida, dei piccoli suggerimenti che troverete utili nel caso in cui vogliate godervi un bel week end a Torino, spinti non  tanto dall’incontenibile desiderio di visitare il Museo Egizio o le residenze reali dei Savoia, ma  in omaggio al vostro unico, incontrastato idolo: il cibo.

Sabato 24 ore 10. Parco del Valentino: il Mercato

Bene, siete appena arrivati, il Terra Madre Salone del Gusto ha appena aperto, ed è giusto partire proprio dal maggior punto di interesse: il Parco del Valentino.

Il punto che riassume in sé tutto il Salone e che vi accoglierà in quello che è il più antico e amato Parco torinese.

castello del Valentino

Dopo essere entrati esattamente davanti al maestoso Castello del Valentino (in Viale Mattioli 39) patrimonio Unesco dal 1997 e attuale sede della facoltà di Architettura, tra i viali alberati e la brezza del Po potrete perdervi tra le centinaia di stand ricolmi di ogni genere di prodotti alimentari che possiate immaginare, per la gioia degli occhi e del palato.

Qui, ne siamo certi, spenderete almeno la metà del vostro budget, ma vi consolerete pensando che non avete pagato il biglietto, e continuerete tranquilli il vostro giro, degustando qua e là con coscienziosa disciplina.

Dopo aver vagato per i viali del Parco ed esservi riempiti la borsa di ogni genere di ben di Dio potrete poi scendere lungo il viale principale, che da questo lato più “elevato” del parco si dirige verso il lungoPo (e dove tra l’altro, a lato dell’Arco di Trionfo,  è collocata un’altra entrata per il Salone), arrivando così al Borgo Medioevale, fedele ricostruzione datata 1884 di un vero borgo quattrocentesco, completo di relativa dimora fortificata.

borgo medievale, torino

E’ qui che potrete far svagare i vostri pargoli annoiati con le attività educative che animeranno il borgo. Per tutta la durata del Salone in questa zona si svolgeranno le attività ludico didattiche della durata di circa un’ora l’una sui temi più disparati in fatto di ambiente, quali il rispetto della biodiversità, la cura di un orto o la scoperta dei mestieri collegati al mondo del cibo quali il gelatiere o anche il food blogger, tutti trattati ovviamente a misura di bambino.

Da segnalare che proprio nel borgo, accanto alla Sala San Giorgio, è prevista un’area Baby Pit Stop, aperta dalle 10 alle 19, dove potrete assistere i vostri pargoli, rifocillarli o cambiare il pannolino.

Okay, non avete pargoli e non ve ne frega niente delle attività ludico-didattiche per famiglie?

Nessun problema! Sempre al Valentino, lungo il Po, troverete le due Cucine di Terra Madre, vale a dire aree dove 60 chef provenienti da tutto il mondo vi delizieranno coi sapori e profumi della loro terra.

In una “Cucina” troveranno spazio le specialità di Africa ed Europa, mentre nell’altra quelle di Asia e delle Americhe. I piatti preparati dai rispettivi cuochi saranno suddivisi in centinaia di porzioni, e voi sarete lì, pronti per degustare e lasciarvi trasportare nelle atmosfere magiche di continenti lontani.

E dopo aver saziato il corpo, potreste anche decidere, perché no, di saziare lo spirito, partecipando ai Forum di Terra Madre, ché mica si può sempre mangiare! Presso il Castello del Valentino verrano trattati temi di particolare interesse in questi giorni, quali il clima, l’agricoltura biologica o la biodiversità.

Sabato 24 ore 13: Enjoy San Salvario!

Se volete rinfrancare lo spirito con qualcosa di più leggero di un forum sull’ambiente, potrete invece –lasciandovi alle spalle il Castello del Valentino– proseguire dritto lungo lo scenografico corso Marconi, che proprio dal Castello si diparte, e raggiungere a piedi, in meno di cinque minuti, il quartiere di San Salvario.

san salvario, torino

Corso Marconi tra l’altro ospiterà l’evento “Spiriti Indipendenti”, che ha l’obiettivo di promuovere il bere consapevole ma anche di valorizzare le produzioni liquoristiche artigianali di qualità, attraverso la presenza di ben 30 produttori, italiani e stranieri.

La vostra passeggiata in Corso Marconi quindi, ne siamo certi, non potrà che essere fruttuosa, e nutrirà il vostro spirito, indipendentemente.

Se abbiamo fatto bene i calcoli, quindi, terminerete la vostra passeggiata in Corso Marconi piacevolmente alticci, e pronti a terminare degnamente l’opera entrando nel cuore di San Salvario.

Lo spumeggiante quartiere modaiolo sarà infatti sede del programma “Enjoy San Salvario”, che prevede, per tutti e cinque i giorni di Terra Madre Salone del Gusto, non solo gustose degustazioni, dibattiti e laboratori ma ospiterà anche il progetto “Enoteca Diffusa”, per la promozione e valorizzazione dei vini Doc e Docg torinesi, a cui aderiranno ben nove locali di Via Baretti, riconoscibili dal logo esposto “io Sono Torino Doc”.

Tra le proposte sette tipiche etichette piemontesi, tra cui l’Erbaluce di Caluso e la Freisa di Chieri, con l’aggiunta di interessanti abbinamenti non solo con la cucina tipica piemontese ma anche con insoliti cocktail creati dai più quotati bartender italiani.

san salvario, torino

Nei numerosi locali della zona, concentrati soprattutto in Via Baretti, e per le strade del quartiere, avrete inoltre modo di soddisfare il vostro (eventuale) ulteriore appetito e placare la sete di vino e birre, anche artigianali.

Dopo il passaggio in San Salvario, sempre secondo i nostri calcoli, nel pomeriggio sarete già così gonfi di cibo e di vino da sentire la pressante esigenza di ritemprarvi con un leggero, fresco, corroborante gelato. Possibilmente, artigianale.

Sabato 24 ore 16: Via Roma e la Via del Gelato

Niente di più semplice: da San Salvario raggiungerete in pochi minuti a piedi la stazione di Porta Nuova, praticando così un po’ di sano movimento che non sia quello mandibolare, e conseguendo il non trascurabile obiettivo di smaltire parte delle calorie ingurgitate avidamente, e da lì imboccherete la più esclusiva e spettacolare via di Torino: Via Roma.

torino, via roma

In via Roma saranno allestiti i presìdi Slow Food, nati per salvaguardare prodotti artigianali, razze autoctone e specie vegetali, entrando nel vivo dei prodotti a filosofia Slow Food.

Una volta terminata Via Roma, sfocerete direttamente nell’esatto centro di Torino, vale a dire la regale Piazza Castello, da cui ha inizio una delle vie più più suggestive di Torino: Via Po.

Anzi, “La Via del Gelato”.

Così verrà ribattezzata Via Po per i cinque giorni del Salone, durante i quali tutta la via sarà invasa dai migliori gelatieri artigianali d’Italia, parte della Compagnia dei Gelatieri, e che avranno come base, per preparare i loro gelati, la gelateria di Alberto Marchetti –uno tra i più noti gelatieri nazionali (di cui Dissapore ha più volte parlato).

Qui i visitatori potranno non solo assaggiare ottimi gelati preparati secondo i dettami di Slow Food, vale a dire in modo “buono, pulito e giusto” ma anche prendere parte agli innumerevoli eventi, che è possibile prenotare, della serie “Le cultivar del gelato”, dove alcuni tra i più bravi artigiani del gelato illustreranno le caratteristiche delle diverse varietà e dei diversi gusti di gelato.

via po, torino

Ogni giorno, inoltre, verrà proposto un nuovo gusto in onore di Terra Madre, realizzato con i prodotti dei Presidi Slow Food.

Qui troverete nomi di cui Dissapore vi ha già ampiamente parlato nella classifica delle migliori 100 gelatierie artigianali d’Italia, quali Simone De Feo, Paolo Brunelli o Gianfrancesco Cutelli.

Sabato 24, ore 20:00: ai Murazzi in riva al Po, oppure…in galera!

Intanto, tra una degustazione e l’altra si sarà fatta ormai sera e, giustamente, non paghi di tutto quanto sarete già riusciti a ingurgitare durante il pomeriggio, vorrete correttamente approntarvi per la giusta cena.

E visto che siete già dalle parti di Via Po, o meglio della Via del Gelato, cosa può esserci di meglio se non il proseguire verso la maestosa Piazza Vittorio Veneto con la vista sulla collina di Torino e sulla chiesa della Gran Madre.

murazzi, torino

E da lì discendere dolcemente verso la riva del Po, ai Murazzi, dove in riva al fiume, in un’atmosfera d’antan, potrete cenare con le ghiotte specialità che vi offriranno le “Cucine da Strada”, tra cui troverete, ad esempio, la calda focaccia di Recco, tigelle farcite di ogni ben di Dio, olive ascolane, croccanti fritti di mare e anche una buona amatriciana, tutto annaffiato da abbondante birra, naturalmente artigianale.

Quale modo migliore di terminare una giornata all’insegna del gusto, qui, sulle rive del Po, con lo stomaco appagato e una bionda birra in mano, a godervi la fresca brezza della sera e il panorama impagabile che Torino offre di notte, ammirato da una delle zone più incantevoli della città ?

Beh, in realtà un modo alternativo ci sarebbe, ma comporta il fatto di prendere la macchina e allontanarvi dai luoghi del Salone, arrivando in via Maria Adelaide Aglietta 35, al confine con Pianezza, e quindi recarvi… in carcere.

Nella casa circondariale Lorusso e Cotugno, di preciso, più nota ai torinesi col vecchio nome de “Le Vallette”, sapientemente ristrutturata e che inaugura proprio venerdì 23 –in occasione del Salone, con la partecipazione dello chef “chiocciolato” Salvatore Toscano, dell’osteria “Mangiando Mangiando”, di Greve in Chianti– l’apertura di “Liberamensa”, ristorante particolare che si avvale di personale composto da detenuti.

liberamensa, torino

L’ottimo pane caldo e l’atmosfera piacevolmente “racchiusa” non vi faranno rimpiangere di aver impiegato una mezz’oretta abbondante per raggiungere il luogo.

Peccato per gli “Appuntamenti a Tavola”, incontri serali tenuti a Eataly Lingotto su prenotazione, dove vi sareste sicuramente divertiti a vedere chef di tutto il mondo sfidarsi ai fornelli, facendo poi degustare il risultato delle loro fatiche.

Peccato, perché son praticamente già tutti sold- out.

Domenica 25 ore 10: San Salvario e Festival del bagnetto verde

Bene, il sabato lo avete superato più o meno indenni, e siete pronti a ripartire belli, freschi e riposati verso nuove avventure e nuove degustazioni.

parco del valentino

Al Valentino e al suo Mercato, già ampiamente visitato ieri, potrete dedicare ancora oggi una rapida occhiata, per spostarvi poi, ovviamente a piedi, nella vicinissima Piazza Madama Cristina, sempre nel quartiere di San Salvario.

Qui, inizierete il vostro giro slow, in sintonia con lo spirito di Terra Madre, assistendo dalle 10 in poi, alla terza edizione del “Festival internazionale del bagnetto verde”, la deliziosa salsa fredda piemontese a base di prezzemolo, aglio e uovo tritato, la cui morte tipica è su sapidi filetti di acciuga, ma che non disdegna morbidi tomini o anche calde fette di pane casereccio.

Potrete assistere alla singolare competizione non solo come semplici spettatori, ma anche prendendo parte (se avrete prenotato entro il 20 settembre, al costo di 10 euro) alla gara: le sfide a colpi di bagnetto comprenderanno cinquanta squadre e proseguiranno per tutta la giornata.

piazza madama cristina, torino

Dopo esservi stuzzicati l’appetito alla vista del saporito bagnetto, e dopo un altro giro in San Salvario con annesso aperitivo, inizierete a prendere in considerazione il fatto di consumare il pranzo.

Domenica 25, ore 13: Quadrilatero romano o piazza Castello

Il nostro consiglio è di prendere la navetta, o i mezzi pubblici (comodissimo il 16, direzione Porta Palazzo, dove scenderete) e in una decina di minuti arrivare al Quadrilatero Romano, altra location del Salone, per quanto non vicinissima al Parco del Valentino.

Siamo nella parte più antica della città, quella più ricca di storia, che ancora conserva l’impianto romano e, per quanto interessa ai nostri fini, originario quartiere della movida, solo successivamente trasferitasi in San Salvario.

Qui, nel caratteristico Quadrilatero, sarete tentati da decine di localini dall’aspetto retrò o etnico. In un clima dal sapore vagamente bohémien, nei 40 ristoranti e cocktail bar del quartiere collegati alla kermesse, potrete assaporare oltre 80 prodotti tipici nonché Presìdi Slow Food.

quadrilatero romano, torino

Tra i locali aderenti non possiamo non ricordare il celeberrimo Bicerin, in Piazza della Consolata, davanti all’omonimo imponente Santuario, dove fu inventata la famosa bevanda a base di caffè, cioccolato e crema di latte, gradita anche, tra gli altri, da Cavour e Nietzsche.

Degno di nota anche il caratteristico Bacaro, sempre in piazza della Consolata e, poco distante, in Piazza della Repubblica, la gelateria Mondello, che serve, a nostro avviso, uno dei migliori gelati di Torino.

Nei locali del Quadrilatero potrete gustare ogni tipo di cucina, per la gioia delle vostre papille: brasiliana, spagnola, messicana, russa e, ovviamente, anche piemontese: avrete solo l’imbarazzo della scelta.

E visto che siete qui, nel Quadrilatero romano, non tralascerete un’occhiata a Porta Palazzo, il più grande mercato all’aperto d’Europa, per farvi almeno un’idea di quello che può essere durante la settimana –la domenica, infatti, il mercato non si svolge– con i colori, i profumi e la sua popolazione multietnica, che ammalia i visitatori con il sentore di luoghi esotici.

Atmosfera viva e comunque presente anche la domenica, nonostante la mancanza dei caratteristici banchetti.

In alternativa, se una volta assistito alla disfida del bagnetto in Piazza Madama Cristina non avrete voglia di prendere la navetta o i mezzi per recarvi al Quadrilatero, potrete, in pochi minuti, recarvi a piedi a Porta Nuova e da lì ripercorrere a piedi, come il giorno precedente, tutta via Roma, fino in Piazza Castello.

castello, torino

Esattamente davanti al Castello, una volta residenza dei Savoia, nella gradevolissima piazzetta antistante –la Piazzetta Reale– troverete la comitiva dei “Food Truck” arrivati da tutta Italia. L’idea è di gustare cibi tipici regionali quali la salsiccia di Bra, gli arrosticini abruzzesi o anche la carbonara dello chef stellato Marco Sacco del Ristorante Piccolo Lago, situato nella fiabesca Val d’Ossola.

E ancora, il fritto misto alla piemontese, con semolini, mele, salsiccia, rane e cervella impanati (ebbene sì), i panini al lampredotto e mille altre specialità regionali che vi faranno passare una mattinata tra le più epiche che potrete ricordare e raccontare ai vostri figli e ai figli dei vostri figli.

Domenica 25, ore 15: nei giardini reali

Andando poi avanti di pochi passi (oppure, se siete al Quadrilatero, riprendendo la navetta), vale a dire spostandovi dalla Piazzetta Reale al cortile interno di Palazzo Reale, potrete concludere degnamente il vostro pasto con i vini de “L’Enoteca”, che raccoglie ben 900 etichette di vino provenienti da tutte le regioni italiane, inclusi vini quotidiani e grandi vini, in maggior parte piemontesi, e che potrete sia degustare in loco che acquistare.

Inoltre, tutti i pomeriggi e tutte le sere l’Enoteca ospiterà i “Temporary Tasting”, eventi che permettono di degustare vini rari o particolari.

giardini reali, torino

Un ultimo gelato in Via Po –dove magari avrete pure la ventura di incontrare il nostro capo-redattore Andrea Soban, ovviamente per noi il miglior gelatiere artigianale non d’Italia, non del mondo, ma di tutto l’ universo emerso– un ultimo sguardo ai suggestivi Murazzi e al Po, e potrete dedicarvi con tutta calma alla tappa che conclude il vostro weekend, la più gradita, la più agognata.

A piedi, in poco più di un quarto d’ora –o con l’immancabile navetta, se siete troppo pieni di cibo per poter deambulare autonomamente– potrete recarvi in Via Accademia Albertina, in cui è incastonata la particolare “vallata” di Piazzale Valdo Fusi.

Domenica 25, ore 17: Piazzale Valdo Fusi e …

Qui,  in Piazzale Valdo Fusi, i Maestri del gusto provenienti da tutta Italia organizzeranno workshop e presentazioni dei migliori prodotti nazionali, quali ad esempio le paste ripiene, i formaggi delle Langhe, il Dolcetto e il tè, tutto innaffiato dall’immancabile birra artigianale Baladin.

piazzale valdo fusi, torino

E proprio qui, in Piazzale Valdo Fusi, tra una dolcetto di Dogliani e una tuma di pecora, troverete anche noi.

Noi di Dissapore.

In che modo, sotto quale forma? Beh, lo scoprirete presto.  

[Crediti | Link: Slow Food, immagini: Andrea Cherchi, Antonella Fontana, Michele d’Ottavio, Mattia Boero, Gazzetta Torino]