Sardegna: 104 focolai di Blue Tongue negli ovini

In Sardegna sono stati registrati 104 focolai di Blue Tongue (lingua blu) negli ovini, con un incremento del +300%. Ma da dove è iniziata questa nuova epidemia?

Sardegna: 104 focolai di Blue Tongue negli ovini

Nuova epidemia di Blue tongue aka lingua blu negli ovini in Sardegna: sono stati registrati ad oggi 104 focolai, con un incremento del +300%: in soli nove giorni, si è passati dai 26 focolai del 16 agosto ai 104 del 25 agosto.

A diramare questi dati è stata Coldiretti Sardegna, la quale ha sottolineato che non è il momento per fare polemiche: vista la velocità con cui la malattia si sta diffondendo, bisogna lavorare per limitare al minimo i danni per evitare il ripetersi di storie che recentemente hanno fatto rabbrividire tutti e che nessuno vorrebbe più rivivere.

Ma da dove è iniziata questa nuova epidemia? Tutto è cominciato nella prima decade di agosto a Bari Sardo: qui erano stati segnalati casi di Blue Tongue in due allevamenti di pecore. Dopo 20 giorni, ecco che i focolai sono stati segnalati in 32 Comuni, soprattutto nelle zone di Nuoro, Ogliastra e Oristano con 28.404 capi coinvolti, 2.290 sintomatici e 107 morti.

Altri 12 sono i focolai sospetti con interessamento di 2.198 capi, di cui 13 manifestano già i sintomi. Battista Cualbu, presidente di Coldiretti Sardegna, ha ribadito che la crescita veloce dei focolai è indice che la malattia della lingua blu si sta espandendo a macchia d’olio. Bisogna mettere da parte le polemiche e concentrarsi su come fermare la diffusione mettendo in sicurezza gli allevamenti e iniziano a vaccinare là dove non era già stato fatto.

Solo in un secondo momento, quando la situazione sarà tornata sotto controllo, si potranno accertare responsabilità ed eventuali errori commessi.

Ma che cos’è la Blue Tongue? Senza fare un trattato di malattie infettive, la Blue Tongue o Bluetongue o lingua blu o febbre catarrale degli ovini, è una malattia infettiva virale non contagiosa che colpisce ruminanti domestici e selvatici.

Non è trasmissibile all’uomo, quindi non è una zoonosi, ed è provocata da un Orbivirus della famiglia Reoviridae.

Tende a provocare solitamente sintomi nelle pecore, mentre nei bovini è maggiormente sintomatica (anche se la viremia dura parecchio). La trasmissione avviene tramite la puntura di insetti ematofagi della specie Culicoides. Tende a diffondersi molto velocemente, motivo per cui da pochi focolai si manifestano spesso rapide epidemie. I sintomi sono:

  • lingua edematosa e cianotica (da qui il nome lingua blu, anche se non sempre questo sintomo è presente), ulcere in bocca e sul musello
  • febbre alta
  • abbattimento
  • anoressia
  • edema di lingua, palpebre e collo
  • scolo sieroso o mucos da naso e bocca
  • zoppia con lesioni podali
  • dermatite nelle aree esposte al sole e alopecia
  • dispnea

Esiste un Piano di Sorveglianza Nazionale della Blue tongue, mentre non esiste terapia specifica essendo una forma virale.