Sardegna, la Regione chiede lo stato di emergenza fitosanitaria per l’invasione delle cavallette

Continua l'invasione delle cavallette nel centro della Sardegna, con la Regione che richiede lo stato di emergenza fitosanitaria.

Sardegna, la Regione chiede lo stato di emergenza fitosanitaria per l’invasione delle cavallette

Continua l’emergenza cavallette in Sardegna: per chi si fosse perso le ultime puntate, vi ricordiamo che l’appetito degli insetti sta consumando i raccolti delle campagne in buona parte della provincia di Nuoro e nei di Ottana, Noragugume, Sedilo, Silanus, Orotelli, Bolotana e altri comuni limitrofi, con una superficie interessata dalle dimensioni complessive di oltre 40 mila ettari. Una situazione che di fatto ha spinto la Regione a richiedere il riconoscimento tempestivo dell’emergenza fitosanitaria, che permetterebbe di attivare le procedure per gli aiuti alle aziende agricole danneggiate dall’imperversare degli sciami.

Si tratta di quanto dichiarato dall’assessora regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, che di fatto ha chiesto alla Commissione Politiche agricole della Conferenza delle Regioni di farsi interprete con il ministro Stefano Patuanelli al fine di sottolineare “la necessità di affrontare tale emergenza con la dovuta celerità”, in modo che lo stesso ministro “trovi la possibilità di intervenire finanziariamente mediante il concorso del Fondo di solidarietà nazionale”. Come già vi avevamo raccontato la Sardegna non è certo estranea all’invasione di questo tipo di locuste: si tratta di un fenomeno che, specialmente negli ultimi anni, sta apportando danni particolarmente ingenti nei territori colpiti; mentre le alte temperature potrebbero renderlo ancora più comune.

“Il Servizio fitosanitario della Regione Sardegna sta da tempo lavorando alla soluzione della problematica in stretto raccordo con il Servizio fitosanitario centrale del ministero delle Politiche agricole” ha commentato a tal proposito l’esponente della Giunta Christian Solinas. “Contemporaneamente in Sardegna sono già state poste in essere delle azioni coordinate tra gli assessorati dell’Agricoltura e della Difesa dell’Ambiente, le Province interessate e l’agenzia Laore”.