Scontrini come pass per rientrare alle 23: la proposta di un ristoratore umbro

Un scontrino fiscale utilizzato come pass per poter rientrare a casa dopo la cena al ristorante con più margine, almeno fino alle 23. Questa la proposta di un ristoratore umbro.

Scontrini come pass per rientrare alle 23: la proposta di un ristoratore umbro

Un ristoratore umbro Riccardo Poggiani, proprietario dell’enoteca bistrot ”L’angolo del Buon gustaio” di Castiglion del Lago, ha proposto di utilizzare lo scontrino fiscale come pass per rientrare entro le 23.

In effetti il coprifuoco alle ore 22 – che resterà anche a seguito del nuovo decreto riaperture in vigore dal 26 aprile – potrebbe limitare la reale  possibilità di cenare nei ristoranti (all’aperto).

‘La mia proposta è semplice, e si basa su una sorta di green pass rappresentato dallo scontrino fiscale. – spiega al giornale online Poggiani – In sostanza, chiedo che i clienti possano cenare fino alle 21 e 50, pagare entro le 22 e poi avere un cuscinetto per poter tornare a casa. Mezz’ora sarebbe già una decisione importante, che cambierebbe in modo significativo il futuro per numerose imprese. Lo scontrino avrebbe una valenza solo di mezz’ora, necessaria per tornare al proprio alloggio. Qualsiasi altro tipo di atteggiamento sarebbe passibile di multa.

Non stiamo chiedendo più tempo per tutti – continua il ristoratore -, ma solo per chi si reca in un ristorante, paga e può mostrare la ricevuta, nella quale verrà evidenziata l’ora nella quale si è saldato il proprio conto. Col coprifuoco alle 22, una buona parte dei clienti resterà a casa. Chi non ama andare a cena e dover controllare di continuo l’orologio, chi esce dall’ufficio dopo le 18 e teme di far tardi, chi magari non abita nello stesso paese della propria trattoria preferita”.

Fonte: Il Corriere dell’Umbria