Scozia: chef ubriaco al volante si giustifica “Ho dovuto assaggiare la nuova carta dei vini”

In Scozia uno chef ubriaco al volante si è così giustificato con la pattuglia che lo aveva fermato: era in stato di ebbrezza perché aveva dovuto assaggiare la nuova carta dei vini.

Scozia: chef ubriaco al volante si giustifica “Ho dovuto assaggiare la nuova carta dei vini”

Che non si dica che questo chef della Scozia non sia solerte e dedito al suo lavoro, una tale abnegazione non ha paragoni. Lui si chiama Jagat Paudel ed è stato beccato ubriaco al volante. Fin qui nulla di strano, se non fosse che ha provato a giustificarsi adducendo una scusa da premio Oscar per la faccia di bronzo. Lo chef, infatti, ha spiegato ai poliziotti che era ubriaco in quanto aveva “dovuto” assaggiare la nuova carta dei vini del ristorante.

Scozia, lo chef ubriaco e la carta dei vini galeotta

Carta dei vini

“Ha stata tutta colpa della carta dei vini!”, l’errore grammaticale è voluto, ci stiamo immaginando così lo chef che provava a discolparsi con i poliziotti.

Jagat Paudel è uno chef di Aberdeen. La sera del 22 ottobre, intorno alle 2 di notte, tornando a casa dal sul ristorante, lo chef è stato fermato dalla polizia locale per un controllo di routine. Lo chef si è subito dichiarato colpevole di aver bevuto, cosa confermata anche dal test dell’etilometro che ha registrato 85 mcg di alcol in 100 ml di alito, con il limite legale di zona che è di 22 mcg.

Ma è la spiegazione che ha dato che è esilarante: aveva dovuto partecipare a una serata di degustazione di vini perché doveva preparare la nuova carta dei vini del ristorante.

Che ci sta, è giusto che uno chef provi i vini prima di inserirli nel suo menu, solo che le legge vuole (e buonsenso impone) che non ci metta poi alla guida dopo aver partecipato a una serata di degustazione del genere.

Il tutto è finito in tribunale e onore al merito per l’avvocato che ha provato a difenderlo. Laura Gracie ha spiegato che il suo cliente, in qualità di chef, era stato al lavoro prima di prendere la “stupida decisione” di tornare a casa guidando.

L’avvocato, credendoci tantissimo, ha aggiunto che il ristorante aveva aggiunto al menu una serie di nuovi vini, chiedendo poi a lui e ad altri membri del personale di assaggiarli. Poi, finito di “lavorare”, ecco che si era ricordato improvvisamente di non aver spostato il suo veicolo e che c’era la possibilità che ricevesse una multa per divieto di sosta.

Così ha deciso di salire in macchina, visto anche che lavorava a soli “cinque minuti da casa” (abiti a cinque minuti dal posto di lavoro e prendi la macchina? Qui c’è qualcosa che non quadra nella ricostruzione del fatto).

Solo che il suo modo di guidare ha messo in allerta la polizia locale che si è accorta che qualcosa non andava. Dopo averlo visto alle prese con un incrocio, la pattuglia aveva fatto gli abbaglianti per segnalargli di spostarsi davanti a loro, ma Paudel inizialmente li aveva ignorati. Poi però aveva cominciato ad accelerare, salvo poi fermarsi e continuare a fare così per tutta la strada, nonostante gli agenti gli avessero già fatto segno di fermarsi.

Secondo il Press and Journal Evening Express, Paudel ci ha messo circa tre minuti prima di riuscire ad accostare. I sospetti dei poliziotti sono saliti alle stelle quando si sono accorti che l’uomo parlava in maniera confusa e che barcollava, salvo poi confermare il tutto dopo l’esito dell’etilometro.

Dopo aver fatto il test, lo chef è stato arrestato e preso in custodia. Ma non prima di aver provato a spiegare ai poliziotti che lui, in fin dei conti, abitava solo a 5 minuti di distanza dal lavoro e che non avrebbe fatto del male a nessuno e non avrebbe danneggiato nessun altro veicolo.